Immediatamente prima che Naomi Osaka e Serena Williams dessero inizio ad una delle finali più chiacchierate della storia, Jamie Murray e Bethanie Mattek-Sands opposti a Nikola Mektic e Alicja Rosolska davano vita ad una finale di doppio misto a dir poco emozionante.
Il primo set vede la coppia croato-polacca salire in cattedra: con un doppio break, uno nel terzo ed uno nel settimo game, si assicurano la possibilità di servire sul 5-2 per chiudere il primo parziale. Tenendo il servizio a 30, la coppia interamente europea è la prima ad avvicinarsi all’ultimo titolo slam della stagione.
Il secondo parziale è molto più equilibrato del precedente: fino al 4-3, infatti, si mantiene l’ordine dei servizi, senza che ci sia anche solo una possibilità di break. Indietro 4-3, in un game chiave nel set, Mektic e Rosolska calano di livello: Murray e Mattek-Sands strappano il servizio a 30 e, con lo stesso punteggio, chiudono il game successivo, vincendo il set per 6-3.
Come da regolamento, al posto del terzo set viene disputato un match tie-break ai 10 punti. I primi ad andare avanti sono i vincitori del primo set: dall’1-1, infatti, infilano 3 punti di fila e si portando avanti per 4-1. Tornano, però, i problemi al servizio per il duo europeo: infatti, la coppia britannico-americana riesce ad infilare 6 punti in fila, con 2 di questi ottenuti in risposta.
Dal 7-4 viene rispettato l’ordine dei servizi fino al 9-8, dove, con due punti da disputare al servizio, Mattek-Sands e Murray sono più vicini che mai al titolo: il primo dei due, però, viene perso, restituendo il mini-break di vantaggio, e mandando Mektic e Rosolska a servire sotto 10-9; quest’ultimi, però, perdono nuovamente il servizio, regalando a Jamie Murray e Bethanie Mattek-Sands il titolo.
Per il britannico è la seconda corona in doppio misto a New York, dopo quella ottenuta l’anno scorso in coppia con Martina Hingis, mentre è il primo titolo in doppio misto in patria per Bethanie, che era uscita sconfitta dalla finale del 2015 disputata in coppia con Sam Querrey.
La premiazione si è conclusa in maniera tenera dopo che Jamie Murray ha intonato un “Happy Birthday to you” dedicato alla madre Judy, facendosi seguire dall’intero Arthur Ashe Stadium.
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