Us Open Amarcord, 2004: il primo successo a New York di un 23enne Federer

Con gli Us Open ormai alle porte quale modo migliore per ricordare  gli storici match e le grandi emozioni che nel corso degli anni i nostri eroi ci hanno regalato sui campi di Flushing Meadwos? Per cominciare abbiamo deciso di richiamare alla mente, perchè no anche per i lettori più giovani, l’incontro tra Federer e Hewitt nella finale del 2004.
Era il 12 Settembre di undici anni fa, quando in quella che sembrava destinata ad essere una finale combattuta, un ventitreenne Roger Federer stupì tutti beffando Lleyton Hewitt con lo score di 6-0 7-6 6-0. L’unica cosa che lo svizzero non voleva accadesse era essere spostato da una parte all’altra del campo per cinque ore. Con le idee chiare in mente Federer cominciò l’incontro in modo sorprendente aggiudicandosi il primo set dopo appena 18 minuti.
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Si trattò del quarto titolo del Grande Slam per la leggenda di Basilea, che dominò l’intero incontro contro un avversario in forma, che non aveva ancora perso un set nell’intero torneo. L’australiano, autentico combattente, anche se riuscì a portare la seconda frazione al tie-break,  non poté  evitare il netto trionfo dello svizzero che nell’arco dell’incontro concesse una palla break annullandola in modo magistrale con un ace.  Un dritto lungolinea vincente regalò  ad un Federer in lacrime il primo  Us Open, il terzo Slam di una fantastica stagione, che gli permise di diventare il primo giocatore della storia a vincere le prime 4 finali Slam giocate e il primo uomo da Mats Wilander nel 1988 a vincere 3 Major in un anno, grazie anche alle vittorie in Australia e a Wimbledon.
“Sono molto contento, non posso credere a ciò che  ho fatto quest’anno. È sempre molto importante giocare bene nelle finali, nei match che contano. Vincere il primo set per 6-0 è stato un ottimo inizio”, disse Roger Federer al termine di un incontro ricordato soprattutto  per una delle migliori performance di sempre da parte di un tennista in finale.

Giulia Micheli

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