US OPEN WTA : GIORNATA DI GLORIA PER ERRANI , MENTRE CADONO ALTRE TESTE ECCELLENTI.

Giornata campale ieri a Flushing Meadows, giornata di clamorosi upsets. Fuori Halep e Kerber , mentre Errani centra l'impresa contro Venus Williams.

Giornata campale ieri allo US Open in campo  femminile; mentre la nostra Errani disputava un match strano, finito in una battaglia al tie break del terzo , altrove si consumavano veri upsets che vedevano vittime Angelique Kerber e , soprattutto, la numero 2 del mondo Simona Halep.
Le giustiziere rispondono al nome di  Mirjana Lucic-Baroni e Belinda Bencic.
Va da se che l’impresa di Sara Errani ,che mai era riuscita a strappare neppure un set a Venus Williams , ha segnato gran parte del Venerdì newyorkese. Match molto strano quello andato in scena sul Centre Court, i primi due set sono stati dei bagel, e questo accade di rado. Vero è che l’universo WTA è governato da leggi spesso riconducibili alla sfera emotiva più che a quella tecnico-tattica, ma la bizzarra altalena tra Venus e Sara ha condotto ad un terzo set prevedibilmente equilibrato, con Venus a tratti impaurita dall’aggressività della Errani ed una Sara assolutamente in trance agonistica.
Le ultime prestazioni di Venus sembravano aver restituito una campionessa immensa al tennis che conta , ma ieri sulla sua strada è apparsa una combattente indomita che , a dispetto dei pronostici le ha tenuto testa sino alla fine, sfiancandola e portando a casa un risultato meritato.

Angelique Kerber ha invece gettato via in due set giocati in apnea quanto di buono aveva fatto vedere in questa estate americana. Finalista a Stanford , dove aveva portato Serena Williams al terzo set e  , complice un momentaneo black out di fiducia, aveva consegnato il titolo all’americana, la Kerber era attesa ad un compito non certo improbo contro la svizzera Belinda Bencic. La tedesca è sembrata fuori ritmo , in affanno fisicamente, mai in grado di imporre gioco come è nella sua natura; il primo disastroso parziale  è paradigmatico delle nebbie che l’hanno avviluppata;  ma dall’altra parte vi era una giovanissima rising star  destinata a grandi cose e  alle cui gesta iniziamo ora  ad abituarci.
Sarà la Bencic una delle più accreditate competitors della Bouchard nella corsa al titolo di regina della WTA, in un futuro neanche tanto remoto.
Dura da digerire per Angie  ma non devastante quanto la sonora sconfitta patita da Simona Halep per mano di Mirjana Lucic -Baroni.
Questa sconfitta assume un significato che va ben oltre il singolo incidente di persorso.
Halep non sembra se stessa  quando affronta gli appuntamenti Slam.
Questione di testa , più che di fisico, la rumena sembra soffrire la pressione di un ranking eccezionale  che , forse, non rispecchia fedelmente la sua effettiva caratura  o difetta nel sostenere lo sforzo mentale prolungato delle due settimane di torneo.
Fatto sta che Simona ha fallito un appuntamento clamoroso.
Sia come sia, la giornata di ieri negli stadi di Flushing Meadows  ci consegna nuovi rapporti di forza, senza dimenticare l’uscita anticipata della attuale numero 4 Agnieszka Radwanska avvenuta qualche giorno fa, e ci dà , forse, uno spaccato di ciò che potrebbe essere la WTA stessa da qui a pochi anni.

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