In un articolo per la BBC Andy Murray ha parlato del fatto che nel tennis non si sa a priori l’ora di inizio del proprio match, rivelando come i “giocatori diventino nervosi guardando le partite negli spogliatoi”. Ecco cosa ha fatto lo scozzese prima di entrare in campo per disputare i quarti di finale contro Jo Wilfried Tsonga.
“Seguire una partita come quella tra Roger Federer e Marin Cilic può essere difficile e devi essere pronto sempre.”, ha raccontato Andy, “Per i primi due set sono stato negli spogliatoi, ho fatto qualche massaggio a metà primo set per 35-40 minuti e quando finito sono andato in palestra per poi cominciare il riscaldamento a metà terzo set. Questo è ciò che faccio di solito. Mercoledì è stato difficile regolarsi. Sembrava che Cilic avrebbe vinto sul 3-3 0-40 nel terzo set ma poi mi sono riseduto. Nel quarto Cilic ha avuto un match point, e fino a quando è finito il tie-break sono passati altri 25 minuti. Si fosse concluso lì l’incontro, saremmo scesi in campo 5 minuti dopo la stretta di mano.”
Non è facile neanche a livello psicologico ed emotivo trovare la carica giusta: “Non solo i tifosi, anche i giocatori diventano nervosi guardando le partite negli spogliatoi, perchè si può avvertire l’atmosfera e la tensione dei grandi punti, quindi a volte bisogna rilassarsi. Ero consapevole che alla mia entrata in campo il Centre Court non fosse pieno dopo un match così lungo ma gli spalti si sono riempiti molto velocemente, ed è compito del giocatore portare l’energia.”
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