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Wimbledon: Avanzano Fognini, Bolelli e uno strepitoso Matteo Berrettini. Escono di scena Sonego e Cecchinato.

L’azzurro più atteso della giornata era ovviamente Fabio Fognini, ad aspettarlo c’era il Giapponese Daniel, non propriamente uno specialista dei prati. Infatti a parte un black out di Fabio nel primo set la partita sfila abbastanza liscia e il ligure chiude in 4 set pur non brillando. La differenza tra i due giocatori è evidentissima e forse proprio questa causa un inizio non proprio determinato e centrato. Da notare i troppi doppi falli (8) a fronte di soli 7 ace. Con un tabellone non impossibile, al secondo turno si garantisce il derby italiano con Bolelli, compagno di doppio e suo grande amico.

Restando in tema, Simone Bolelli, lucky loser, affrontava Pablito Cuevas, partita che sull’erba vede per caratteristiche il Bolognese leggermente favorito. Infatti Simone vince e controlla dimostrando di trovarsi a suo agio su questi campi e si regala un secondo turno meritato e molto particolare.

Forse ci si aspettava troppo da Marco Cecchinato, complici gli entusiasmi Parigini. Dal lato opposto della rete un buonissimo De Minaur che si regala un secondo turno vincendo in 4 set. L’australiano ha caratteristiche adatte al prati e per un ragazzo di soli 20 anni non è qualcosa di usuale, soprattutto nel panorama tennistico odierno. Una sconfitta che ci può stare e che sancisce la breve parentesi erbivora di Cecchinato.

Il risultato più piacevolmente sorprendente è sicuramente quello di Matteo Berrettini contro Jack Sock. Si protrae fino a sera la partita che ha due facce: una sportiva e una sinceramente indecifrabile messa in atto dallo Statunitense che è difficile anche da commentare: una serie di messe in scene volte a sconcentrare il tennista Romano che va detto, oltre ad aver vinto la partita meritatamente sul campo, ha vinto sia sul piano psicologico che su quello della sportività, dimostrando una maturità incredibile che speriamo possa giovargli per il futuro della sua carriera e perché no, anche del nostro tennis.

Daniele Turrini

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