La partita è stata breve, ma molto molto intensa. Roger Federer alza per l’ottava volta il trofeo di Wimbledon e conquista il 19esimo Slam battendo il croato Marin Cilic in tre set netti.
“HO DATO IL MASSIMO” – Le lacrime di Cilic, oltre che sul campo si trasferiscono anche nelle sue parole. “Come in tutta la mia carriera anche oggi ho fatto del mio meglio, non posso fare altrimenti. E’ stato un buon torneo sono felice di come ho giocato. Ringrazio la mia famiglia e tutti quelli che mi aiutano. Spero di poterci riprovare il prossimo anno. Grazie!”.
“PER LA MIA FAMIGLIA” – Federer usa parole dolci per il suo avversario: “Devi essere davvero orgoglioso di ciò che hai fatto, hai giocato un torneo incredibile. Non essere al massimo in una finale è crudele, ti auguro il meglio”. L’intervistatrice scherza con Roger: “stai sempre meglio, tu?!”, Federer replica con una battuta: “Beh forse mi dovrei prendere altri sei mesi di pausa, anche se non so se potrò tornare così bene. E’ stato un anno durissimo, abbiamo lavorato tanto e siamo tornati qua per vincere, non ho mai smesso di crederci. Devo ringraziare il mio team e la mia famiglia. Dopo le sconfitte del 2014 e 2015 contro Djokovic era difficile che tornassi in una finale qui a Wimbledon. Essere in questo campo per onorare questo sport è speciale, ora ho il trofeo in meno ed è fantastico e spero di riuscire ad essere qua il prossimo anno per difendere il titolo. Questo trofeo è per la mia famiglia, per il mio team e per la Svizzera”.
CONFERENZA STAMPA
CILIC: “Sono scoppiato in lacrime solamente per la frustrazione di non poter giocare al 100% oggi. Era una buona opportunità. Avevo una vescica sotto il piede, ho iniziato a sentirla durante la partita contro Querrey e me la sono portata dietro da allora: ogni volta che provavo a fare uno scatto era un disastro, non avevo velocità.
FEDERER: Lo svizzero è probabilmente la persona più felice sulla terra in questo momento e, come al solito, fa poco per nasconderlo e scherza con i giornalisti: “Potrei farmi ibernare per 300 giorni e giocare solo Wimbledon, forse così vincerò anche a 40 anni“. Poi, più seriamente, sulla programmazione delle prossime settimane dice: “non so se andrò a Montreal, sicuramente sarò a Cincinnati e agli US Open”