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Marcus Willis: lo showman nel giorno della festa del tennis

QUESTIONI DI TIFO – Prima di entrare in campo Roger Federer era stato avvisato del rischio di trovare un tifo da Coppa Davis in campo, Il trentaquatrenne svizzero da quando è diventato il campione che conosciamo è sempre sceso in campo con almeno il 50% del tifo dalla sua parte. Ha giocato con Agassi agli Us Open e con Murray nella finale di Wimbledon per dirne solo alcune, ma nel secondo turno della cento trentesima edizione dei Championships, Roger si è sentito forse per la prima volta non a casa nel posto che l’ha reso immortale.
LA FESTA DEL TENNIS – Federer contro Willis è terminata come tutti si aspettavano, tranne forse qualche membro della Willbomb Barmy Army(il fan club di Willis). Willis ha dato spettacolo, non riuscendo a trattenere il sorriso ogni volta che la telecamera lo inquadrava, esultando come se avesse trionfato in uno slam al primo punto portato a casa, con il boato della folla che faceva da colonna sonora a quella che verrà ricordata come la partita più strana della storia di Wimbledon, il match dove gli abiti eleganti e le scarpe gessate hanno lasciato spazio ai cori, i boati da Coppa Davis e le risate, in un clima non proprio da All England Club.
E ADESSO? – Della sua storia ne hanno parlato i giornali di tutto il mondo, ma adesso quello che tutti vogliono sapere è se continuerà o meno a giocare a tennis. Seguirà il consiglio di Ivanisevic:“Ubricati, gioca contro Federer e ritirati” o magari farà contenta la fidanzata Jennifer continuando a giocare a tennis(farà un balzo di circa trecentocinquanta posizioni). Se seguirà il consiglio della fidanzata ci sarà probabilmente qualche Wild-Card per lui in giro per il mondo, se invece si ritirerà ci sarà magari ancora quel posto d’allenatore part time a Philadelphia, trenta dollari all’ora per intenderci.

Gianluca Henry

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