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Nadal: “Mi sento positivo. Il coaching? Una regola antiquata”

Il numero 10 del mondo ha analizzato la sua prima partita a Wimbledon 2015 ; ha anche parlato della proibizione del coaching, ritenendola una regola antiquata.
Dopo aver sconfitto Thomaz Bellucci nel primo turno di Wimbledon, il maiorchino ha incontrato i media in conferenza stampa.  “Senza dubbio una vittoria positiva. Credo di aver giocato in modo solido. Ho concesso qualche palla break, però in generale è stata una vittoria molto positiva, priva di sensazioni negative,” ha dichiarato il tennista spagnolo.

Nadal ha inoltre analizzato il rendimento dei suoi colpi e della sua effettiva forma: “Vivo giorno per giorno, le vittorie mi aiutano a giocare meglio, però devo servire con più efficacia rispetto ad oggi. Ho perso il servizio due volte, non è tanto, tuttavia devo migliorare. Ho colpito con buoni rovesci, ma il dritto deve essere più aggressivo per il prossimo turno.
Oggi ho fatto il mio dovere, vincere senza soffrire eccessivamente. Più o meno è stato un incontro tranquillo. Sono contento del mio rovescio, ma mi manca la difesa e i colpi con la palla alta”, ha aggiunto il giocatore delle Baleari.

Inoltre, Nadal ha parlato di Dustin Brown, suo avversario al secondo turno. “Un avversario complesso, duro che mi ha già battuto ad Halle. Oggi ha vinto con un buon giocatore (Yen-Hsun Lu) e sarà fiducioso. Cercherò di fare del mio meglio”.

Il campione di Wimbledon 2008 e 2010 ha dato la sua opinione sulla proibizione del coaching nel circuito maschile, definendola una regola antiquata: “Essendo una regola, tutti i tennisti la devono rispettare, però è veramente antica. Era logica qualche anno fa, quando molti giocatori non avevano un allenatore. Ma ad oggi non vedo tennisti che non abbiano un coach. è assurdo pagare un allenatore durante l’anno che nel momento più importante non può aiutarti”.

Infine Nadal ha valutato l’incidenza delle temperature alte di Londra sulle condizioni di gioco: “Con il sole l’erba è più secca e meno scivolosa, il che rende più facile i movimenti e meno pericoloso giocare. Sono felice di giocare in un clima così perché le condizioni sono perfette.”

Giuseppe China

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