Nick Kyrgios non sarà tra i protagonisti di Wimbledon 2025. Né in campo, né davanti alle telecamere. Dopo l’assenza come giocatore per i noti problemi fisici — si parla di una ricaduta a un infortunio al polso — l’australiano è stato escluso anche dal team di commentatori della BBC. Una decisione che segna una vera e propria rottura tra l’ex finalista dell’edizione 2022 e il prestigioso torneo londinese.
Un passato che non passa
Il talento — e spesso controverso — Kyrgios era stato ingaggiato dalla BBC per commentare Wimbledon nel 2024, scelta che fin da subito suscitò polemiche feroci nel Regno Unito. Il motivo? La vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista per l’aggressione alla sua ex compagna, Chiara Passari, durante una lite nel dicembre 2021. L’episodio venne trattato dai tribunali australiani come un fatto isolato, “un singolo atto di stupidità o frustrazione”, secondo le parole del magistrato, che evitò sanzioni gravi al tennista. Ma per l’opinione pubblica, la vicenda ha lasciato un marchio indelebile.
Il caso fu chiuso nel febbraio 2023, ma l’ammissione da parte dello stesso Kyrgios di aver spinto violentemente la compagna a terra riaccese le tensioni ogni volta che il suo nome veniva accostato a incarichi pubblici. Quando nel 2024 fu annunciato come opinionista per Wimbledon, il Comitato parlamentare per le pari opportunità del Regno Unito definì la scelta “irresponsabile”. La deputata Caroline Nokes fu ancora più dura: “La BBC dovrebbe vergognarsi di questa nomina. È una vergogna e dimostra il profondo disprezzo che la nostra emittente nazionale nutre per le donne”.
BBC e ESPN prendono le distanze
Se inizialmente la BBC si era difesa affermando che Kyrgios era stato assunto “solo per condividere le sue opinioni sul tennis”, oggi il tono è cambiato. Secondo fonti del quotidiano The Telegraph, l’emittente britannica non rinnoverà la collaborazione con il tennista. Lo stesso farà ESPN, che lo aveva già coinvolto nei mesi precedenti per gli Australian Open.
A pesare sulla decisione non è solo il passato giudiziario, ma anche il comportamento dell’australiano sui social media. Le sue continue invettive contro colleghi come Jannik Sinner e Iga Swiatek, le uscite polemiche, e persino dichiarazioni ai limiti del complottismo — come quella in cui sosteneva che le piramidi non potessero essere state costruite da esseri umani — hanno contribuito a incrinare ulteriormente la sua immagine pubblica.
Inoltre, la sua assenza da Wimbledon come opinionista pare fosse inizialmente legata all’ipotesi di un ritorno in campo. Ma con l’aggravarsi dei problemi fisici, anche questa possibilità è svanita. Dalla sua, Kyrgios ha mantenuto il silenzio. Nessun commento ufficiale, nessuna reazione pubblica: un atteggiamento insolito per un personaggio solitamente molto presente nel dibattito mediatico.
Un talento sprecato?
Nick Kyrgios è sempre stato un personaggio divisivo. Capace di emozionare e irritare, spesso nella stessa partita. La sua finale a Wimbledon 2022 contro Novak Djokovic sembrava poter essere l’inizio di una nuova fase della carriera, più matura. Invece, tra infortuni, controversie personali e polemiche, Kyrgios è finito per diventare una figura ingombrante anche fuori dal campo. Oggi paga il conto di quel personaggio sopra le righe che lui stesso ha costruito, e che sempre più media scelgono di non voler più ospitare.