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Pazzo Wimbledon

I primi tre giorni del torneo femminile di Wimbledon sono stati caratterizzati da una serie clamorosa di sorprese e risultati inaspettati. Molte teste di serie sono cadute tra il primo e il secondo turno, aggiungendo ulteriore incertezza ad un circuito femminile già abbastanza oscuro e particolarmente difficile da decifrare.

La manifestazione londinese si è aperta lunedì pomeriggio con l’eliminazione della campionessa in carica dello Us Open, la statunitense Sloane Stephens, costretta ad arrendersi in appena due set alla croata Donna Vekic, n.55 Wta. Mentre sul Campo 1 Stephens salutava malinconicamente il pubblico inglese, sul Campo 2 la testa di serie n. 5, l’ucraina Elina Svitolina, era impegnata in una lotta serrata con la tedesca Tatjana Maria, culminata con la vittoria di quest’ultima dopo oltre due ore di gioco. Con questa sconfitta Svitolina ha confermato le sue difficoltà nei tornei dello Slam, un vero e proprio paradosso per una giocatrice che a livello Wta ha già vinto numerosi trofei di grande prestigio.

Martedì, invece, è stata Petra Kvitova ad abbandonare precocemente il terzo Slam della stagione; la ceca, che a Wimbledon ha trionfato nel 2011 e nel 2014, era reduce dalla convincente vittoria del torneo di Birmingham era giudizio di molti, era la favorito numero uno per la vittoria finale anche ai Championships. La sconfitta rimediata contro la giovane bielorussa Aliaksandra Sasnovich, quindi, è stato il colpo di scena più eclatante del day 2 di Wimbledon. Le sorprese, però, non sono finite qua; lo stesso giorno, infatti, sono uscite di scena anche Caroline Garcia e Maria Sharapova, rispettivamente teste di serie n. 6 e 24. La francese, ancora una volta deludente a livello Slam, ha alzato bandiera bianca contro una rediviva Belinda Bencic, la russa, invece, è stata sconfitta dalla connazionale Vitalia Diatchenko dopo tre set molto combattuti. Nella conferenza stampa post partita Sharapova non ha nascosto la sua delusione: “La preparazione per il torneo è stata adeguata. Ho deciso di non giocare a Birmingham perché sentivo che il mio corpo aveva bisogno di riposo. La verità è che ogni anno faccio sempre più fatica nella transizione dalla terra battuta all’erba, fisicamente è molto dispendioso per me”, ma ha riconosciuto con grande sportività i meriti della sua avversaria.

Proprio ieri, invece, è arrivata l’eliminazione a sorpresa di Caroline Wozniacki, seconda testa di serie del tabellone; la danese, che la settimana scorsa aveva alzato il trofeo di Eastbourne, è stata sconfitta dalla russa Ekaterina Makarova, n. 35 Wta, dopo oltre due ore di gioco. una delusione cocente per la campionessa di Odense, apparsa anche molto nervosa e polemica nella conferenza stampa successiva alla sconfitta. Sempre nella giornata di ieri, è stata eliminata anche la polacca Agnieszka Radwanska, un’esclusione sicuramente eccellente, ma non così clamorosa visti gli ultimi risultati della tennista di Cracovia.

L’uscita di scena di così tante teste di serie ha provocato grande incertezza, soprattutto nella parte bassa del tabellone, quella presidiata dalla nostra Camila Giorgi; la marchigiana, che esprime il suo miglior tennis proprio sull’erba, dovrà essere brava a non farsi sfuggire questa occasione irripetibile, cercando di migliorare il suo miglior risultato a Wimbledon, gli ottavi di finale raggiunti ben sei anni fa. Chissà che l’edizione 2018 dei Championships non possa regalarci altre sorprese.

Pierluigi Serra

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