Qualificazioni Wimbledon: Sinner fuori a testa alta, out anche Bolelli e Vanni. Avanzano Caruso e Mager

Parte con il piede sbagliato la trasferta azzurra in quel di Roehampton, dove ben 12 tennisti erano ai nastri di partenza delle qualificazioni del terzo slam stagionale, Wimbledon, ma dopo il primo giorno ne sono sopravvissuti appena quattro. Ben due terzi della spedizione è già costretta a tornare a casa, ma fortunatamente ci sono anche dei lati negativi nelle sconfitte. Pensando a ciò, è impossibile non citare Jannik Sinner, probabilmente protagonista di giornata malgrado il risultato non lo abbia premiato. Il giovane altoatesino, infatti, alla prima apparizione in carriera in un tabellone delle qualificazioni in uno slam, é stato sconfitto dall’australiano Alex Bolt  – che ha già figurato nel main draw di Wimbledon nel 2018 – con il punteggio di 12-10. Dopo aver dominato il primo set, vinto con lo score di 6-2, Sinner è stato avanti di un break anche nel secondo parziale, ma è stato rimontato dal suo avversario, che gli ha anche annullato tre palle break consecutive nel settimo gioco e, grazie ad un break piazzato nel finale, ha chiuso 7-5. Infine, nella frazione decisiva non ci sono stati break ma non sono mancate le palle break, che hanno reso davvero avvincente questo terzo set. Quando ormai il tie-break – che ricordiamo si disputa sul 12 pari – s’intravedeva all’orizzonte, Bolt ha strappato la battuta all’italiano e, al secondo match point, si è imposto per 12 games a 10. Decisamente positiva quest’esperienza per Jannik Sinner, che con ogni probabilità rivedremo in azione a questo livello già a Flushing Meadows, dove si giocherà sul cemento, superficie da lui prediletta. Approda al secondo turno Bolt, che se la vedrà con Novak. 

Le buone notizie per i colori azzurri però non mancano, dato che quest’oggi, tra le tante sconfitte, sono giunte anche diverse vittorie. Tra queste spiccano quella di Caruso, in rimonta ai danni di Zhang, e di Mager, sull’ostico Nedovyesov. Molto importanti anche le prestazioni di Arnaboldi, vittorioso sulla wild card Peniston per 8-6 al terzo, e di Napolitano, giustiziere della quindicesima testa di serie, il tedesco Bachinger, che conquistano due vittorie fondamentali, le quali assumono ancor più rilevanza vista la prima parte di stagione al di sotto delle aspettative e delle potenzialità.

Sconfitti, invece, molti altri tennisti azzurri, che purtroppo non ce l’hanno fatta nonostante un sorteggio alla portata o una testa di serie che avrebbe potuto agevolare il loro percorso. Tra questi risalta Travaglia, battuto in rimonta da Rola, ma anche Giustino, che si è arreso in due set al sudamericano Galan Riveros. Niente da fare neppure per Bolelli, sconfitto dall’esperto Vesely, e per Gaio, reduce dalla maratona in finale al Challenger di Parma, quindi inevitabilmente stanco e dunque punito da Moraing. Fuori dopo due set combattuti sia Giannessi che Marcora, mentre Baldi e Vanni riescono persino a portare a casa un set, ma cedono rispettivamente a Soeda e Eubanks.

A. Bolt b. J. Sinner 26 75 1210

M. Moraing b. F. Gaio 62 75

A. Arnaboldi b. R. Peniston 61 57 86

D. E. Galan Riveros b. L. Giustino 76(2) 63

Y. Hanfmann b. A. Giannessi 75 75

B. Rola b. S. Travaglia 67(7) 62 64

G. Mager b. A. Nedovyesov 63 57 64

S. Caruso b. Z. Zhang 46 75 61

G. Soeda b. F. Baldi 64 36 61

J. Vesely b. S. Bolelli 64 62

S. Napolitano b. M. Bachinger 75 16 64

T. Monteiro b. R. Marcora 76(5) 76(3)

C. Eubanks b. L. Vanni 76(9) 36 63

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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