Rafa Nadal: “Ho perso un’occasione”. E poi critica gli organizzatori

Questo Wimbledon doveva essere il torneo della consacrazione per Rafael Nadal. Dopo una splendida stagione su terra rossa, culminata con la vittoria del Roland Garros e del suo 15esimo Slam in carriera, il 31enne maiorchino era partito alla grande anche qui sui verdi prati di Wimbledon. Gli ha però sbarrato la strada un Gilles Müller in formato deluxe, che a 34 anni ha giocato il tennis migliore della sua vita segnando una vittoria epica per 15-13 al quinto e regalandosi i suoi primi quarti di finale a Londra, che disputerà domani contro il croato Marin Cilic.


“SONO PARTITO MALE” –
In conferenza stampa, Nadal, che rimarrà n. 2 al mondo, non nasconde i suoi rimpianti per la sconfitta. Il rammarico non è stato tanto per la sconfitta del lungo set decisivo, dove “lui ha giocato meglio”, ma quello di aver perso i primi due set, che ha dovuto recuperare con grande sforzo, che probabilmente è stato fatale per la sua uscita di scena. “Non ho giocato certo il mio miglior tennis nei primi due set. Ho fatto tanti errori e sono stato sempre sotto nel punteggio”. Nell’ultimo parziale Rafa crede invece di aver giocato bene: “Ho lottato fino all’ultimo 15, entrambi abbiamo avuto delle opportunità. Insomma, poteva succedere qualsiasi cosa: match così tirati sono decisi da pochissimi punti decisivi. Lui è stato più bravo a sfruttarli”. Rafa cerca comunque di vedere la sua prestazione da un altro punto di vista: “Almeno sono riuscito a rimontare quando ero sotto 0-2 e a giocarmi la partita fino all’ultimo punto. Alla fine ho alzato il livello e spesso riesco a vincere match di questo tipo, anche se oggi non è successo”.

“DELUSO DA QUESTA SCONFITTA” – Il maiorchino aveva ben altre aspettative per questo torneo: “È molto difficile fare un bilancio positivo della mia performance qui. Ho vinto dei match e all’inizio ho giocato molto meglio rispetto agli anni scorsi, ma potevo andare molto più avanti. Insomma, non mi sarei mai aspettato di perdere agli ottavi di finale. Sento di aver perso un’occasione, anche se come sempre non posso dire di non aver dato tutto ciò che avevo, con passione e massima intensità. Mi dispiace perché tenevo molto a Wimbledon, ma non mi perdo d’animo: la vita continua e il mio 2017 rimane eccellente”. Ora Nadal vuole solo staccare la spina e pensare alle meritate vacanze: “Mi voglio fermare e riposare. Presto però dovrò tornare a lavorare per i prossimi obiettivi”. Il n. 2 del mondo ritornerà in campo tra circa un mese, il prossimo 7 agosto, per la Rogers Cup di Montréal, il primo grande torneo della stagione sul cemento nordamericano.


“SUL CENTRALE? SEMPRE GLI STESSI” –
Durante la conferenza stampa, Rafa non ha però perso l’occasione per lanciare una frecciatina agli organizzatori di Wimbledon per averlo fatto giocare sul Campo 1 (dove aveva disputato anche il turno d’esordio contro Millman). “L’anno prossimo mi piacerebbe tornare per giocare più partite sul Centrale – ha detto Rafa, aggiungendo: “la verità è che lì giocano sempre gli stessi. Qui ci sono tanti giocatori che hanno vinto tantissimo nella loro carriera e che hanno un passato importate. Un torneo che vuole essere in linea con la tradizione e speciale come Wimbledon dovrebbe distribuire il numero dei match sul Campo Centrale, e non mettere sempre i soliti giocatori. Una polemica forse un po’ velenosa, ma anche legittima dato che è espressa da uno dei campioni più vincenti della storia, che a Wimbledon – non lo dimentichiamo – ha vinto due volte. Non è un mistero che i campioni preferiscano giocare sul Centrale. Proprio ieri, neanche a farlo apposta, Roger Federer aveva ringraziato gli organizzatori per aver fissato il suo match sul primo campo di Wimbledon contro il bulgaro Grigor Dimitrov: “Per me è stato un privilegio giocare oggi sul Centrale, perché sapevo che avrebbero potuto far giocare lì Nadal o Djokovic al mio posto, oppure qualche match femminile. Ma hanno scelto me e sono felice di questo. Certo, questo è dovuto al fatto che qui ho giocato sempre bene”.

 

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