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Troppo Djokovic per Matteo. Nole vince lo Slam numero 20

Tanta era l’attesa per la giornata di ieri che vedeva Matteo Berrettini sfidare il numero uno del mondo Novak Djokovic nella finale dei Championships, qualche ora prima della finale degli Europei di calcio che si è tenuta sempre a Londra e ha visto l’Italia battere i padroni di casa dell’Inghilterra ai rigori.

Purtroppo Matteo si è dovuto arrendere in 4 set al re del tennis mondiale. Qui di seguito una breve cronaca del match.

Nel primo game, entrambi partono con il braccio un po’ rigido: Djokovic fa due doppi falli e Matteo tre risposte a rete. L’azzurro ha anche avuto una chance di strappare il servizio, annullata prontamente dal numero uno del mondo.

Successivamente il serbo si scioglie e conquista un break nel quarto gioco. Un Matteo poco incisivo con la prima e un po’ falloso con tutti i colpi, stava per soccombere sotto 5-2. Ma nel game successivo, sulla propria battuta, annulla set point e vince il gioco più sofferto del primo set dopo 8 parità. Successivamente il romano scioglie il braccio, recupera il break di svantaggio e vince il primo set al tiebreak.

Nel secondo parziale Berrettini parte male e va sotto 4-0. Nel settimo game, sotto per 5-1, Matteo vince il punto più bello del match. Fa un pallonetto da sotto le gambe, mentre correva all’indietro. Il numero uno d’Italia recupera fino al 5-4 ma poi Nole chiude il set mantenendo il servizio a 0.

Sul punteggio di un set pari inizia quindi una partita 2 su 3. 

Matteo parte bene nel primo game, tenendo la battuta a 0. Tuttavia, nel terzo gioco perde un servizio sanguinoso, che gli costerà caro per l’andamento, non solo del terzo set, ma di tutto il match. Nel sesto gioco l’italiano ottiene due palle consecutive per il controbreak, annullate però molto bene dal serbo. Djokovic chiude più tardi il set per 6-4 portandosi avanti 2-1.

Nel quarto la prima possibilità arriva nelle mani di Matteo. Si ritrova avanti 0-30 sul servizio del serbo nel sesto game. Da lì però Nole inanella 8 dei 10 punti successivi, strappando così il servizio al tennista di Roma. Un Djokovic superlativo non sbaglia più niente e si porta a casa il sesto Wimbledon della sua carriera con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-4, 6-3, eguagliando così il record di Federer e Nadal di 20 vittorie nei tornei del Grande Slam.

Durante la premiazione Berrettini ha detto: “Ho provato tante emozioni e devo imparare a gestirle, una delle cose che Novak fa meglio di me. Sta scrivendo la storia di questo sport e si merita tutto. Per me questa non è la fine, ma l’inizio della mia carriera”.

Successivamente Novak si è congratulato con il tennista romano: “Complimenti a Matteo per questa settimana e per il tuo tennis incredibile e potente, un vero martello”. Il serbo ha poi aggiunto: “Vincere Wimbledon è sempre stato il mio sogno. Da piccolo costruivo questo trofeo con quello che mi capitava a tiro. Devo fare un grande tributo a Rafa e Roger, che sono delle leggende di questo sport. Loro sono la ragione per cui sono dove sono ora”. Nole ha poi concluso: “Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 qualcosa è cambiato. Gli ultimi 10 anni sono stati fantastici, ma non finisce qua“.

Complimenti a Matteo per le due fantastiche settimane a Wimbledon, sperando di vivere molte altre settimane del genere, possibilmente anche vincenti.

Ma i complimenti più grandi vanno a Novak Djokovic che si conferma nell’olimpo del tennis. E ora i suoi obiettivi sono l’oro olimpico ed il Grande Slam, che arriverebbe vincendo anche l’ultimo Slam della stagione, ovvero gli US Open. Chi potrà fermarlo nel raggiungimento di questa impresa? A mio parere, nessuno.

Thomas Scarinzi

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