Si chiude 2 set a 1 in favore del serbo il primo capitolo del match Djokovic-Nadal, nonché semifinale della parte bassa del tabellone di Wimbledon che mette in palio un posto in finale contro Kevin Anderson. Proprio il sudafricano è stato uno degli autori, l’altro è stato lo statunitense John Isner, di un match incredibile, andato in scena prima della sfida in questione e che ha infranto diversi record, ma che ha inevitabilmente condizionato l’incontro a seguire, iniziato con un notevole ritardo e, già in partenza, consapevole che difficilmente sarebbe terminato nella giornata odierna. Come volevasi dimostrare, Djokovic e Nadal sono rimasti in campo ben tre ore ma non sono riusciti a portare a termine il match, che dunque riprenderà domani alle 14 ore italiane; i due hanno comunque disputato tre set, tutti di livello estremamente alto e, al termine di questa prima parte, Nole si trova avanti due set a 1. [fncvideo id=61205 autoplay=false]
Come ormai noto da tempo, a Wimbledon con le leggi sono piuttosto severi e, tra le tante imposizioni presenti a Church Road, ce n’è una che vieta ai giocatori di proseguire un match oltre le 23 ora locale. Così è accaduto anche oggi, ma ciononostante, tetto chiuso per evitare problemi con l’illuminazione, ed ecco che Rafa Nadal e Novak Djokovic scendono in campo per darsi battaglia nella semifinale, colei che mette in palio un posto in paradiso, la finale di Wimbledon. Malgrado entrambi abbiano già trionfato nello slam londinese, rispettivamente due e tre volte, fin da subito non ci sono esclusioni di colpi e lo spettacolo che i due atleti riescono ad offrire è estremamente bello e piacevole da ammirare.
Nel primo set Djokovic è un treno al servizio: zero palle break offerte e appena 6 punti persi, che gli permettono di proseguire il suo cammino senza alcun problema; i 5 aces sono solamente un conguaglio che agevola il suo compito. Per Nadal, invece, la musica è diversa in quanto il rendimento con la battuta non è un granché e ciò lo si può notare fin dai primi games, vinti da Nadal ai vantaggi, per poi vederlo intensificare nel quinto gioco, quando il maiorchino si trova costretto ad annullare due palle break. Il colpo di grazie giunge però nel settimo game, vale a dire quando Nole strappa il servizio al suo avversario, a 15, e si aggiudica un break di notevole importanza. Nonostante Rafa provi a spingere da fondo o comunque a variare qualcosa nel suo gioco, è il serbo che spesso riesce a uscire dallo scambio con un vincente, ben 14 solo nel set iniziale, o con una soluzione che non gli lascia scampo. Dopo 48 minuti di gioco, il tabellone recita 6-4 in favore di Djokovic, che dunque si aggiudica il primo parziale. [fncvideo id=108361 autoplay=false]
Nella seconda frazione di gioco, finalmente arriva la tanto attesa reazione di Nadal, il quale malgrado non inizi nella maniera più agevole possibile il set, poiché costretto ad annullare tre palle break in totale nei primi due turni di servizio, gioca un fantastico quarto game, rispondendo davvero bene ed ottenendo un break molto importante. Djokovic però sa che è troppo importante non lasciare scappare il suo avversario o quantomeno restare aggrappato al set, perciò nel gioco seguente piazza un controbreak, per certi versi inaspettato, che riporta in parità la situazione.
Anche lo spagnolo, dal canto suo, conosce l’importanza del fattore psicologico ed è consapevole che un ulteriore break taglierebbe o quasi le gambe al suo avversario, perciò con tutto l’impegno e l’ingegno possibile si attiva per mettere a segno un ulteriore break e ci riesce brillantemente, portando a casa un game di dieci punti che gli consegna appunto il break. Nadal sembra ormai sulla strada che lo porterebbe alla conquista del secondo parziale ed i tanti errori del serbo non sembrano far altro che agevolargli il compito, ma proprio sul più bello, cioè nel momento di servire per il set, Djokovic si procura due palle break, non consecutive. Il tennista mariochino non trema però, anzi, con grande astuzia e sangue freddo le neutralizza e mette in cascina il set, chiudendo 6-3. [fncvideo id=165859 autoplay=false]
Il terzo set, infine, rappresenta probabilmente l’apoteosi di una rivalità che si era un po’ persa negli anni, ma che in passato aveva dimostrato di poter dare vita a match davvero appassionanti ed estremamente lottati. Questa eterna lotta si è riversata per buona parte in questo parziale, dove non ci sono stati break, ma in quasi tutti giochi il tennista in risposta è arrivato a 30, rendendo emozionante l’atmosfera ma tenendo anche vivo lo spirito di competizione.
Gli spettatori ormai con il fiato mozzato e gli occhi illuminati, non avrebbero mai voluto smettere di ammirare ciò che si stava materializzando di fronte alla loro vista, anche perché l’incontro precedente era stato avvincente e spettacolare, ma completamente diverso da quest’ultimo; eppure, tutti coloro che stavano apprezzando e godendosi lo spettacolo offerto da due dei migliori giocatori dell’ultimo decennio, ancora non sapevano di stare pregustando quello che sarebbe stato uno dei tie-break più belli degli ultimi tempi. Ebbene quello a cui hanno dato vita Djokovic e Nadal è stato un tie-break davvero affascinante, stracolmo di giocate intelligenti ma allo stesso tempo spettacolari, che hanno tenuto incollati alla televisione tutti gli spettatori, offrendo questa bellezza non solo a chi ha potuto godersela dal vivo.
Dopo una prima parte di tie-break bella, ma ancora non imperdibile, dal 5-3 in favore di Djokovic è cominciata la lotta di nervi vera e propria, che ha coinvolto tutti i mezzi fisici e tecnici dei due giocatori e che ha trovato una valida alleata nella palla corta, utilizzata come arma di distruzione prima da Nadal, che ha ribaltato la situazione procurandosi un set point, poi da Djokovic, il quale è riuscito ad annullare ben tre set point in totale, di cui uno sul servizio di Rafa, ed in conclusione ancora una volta dal maiorchino, che ha saputo salvarsi sul primo set point in favore del suo avversario, ma che poi non ha avuto la capacità di resistere anche sull’altra palla set, giocata da Nole con il suo servizio e che non ha assolutamente disdegnato, anzi ha dato ad un parziale del genere il giusto epilogo. [fncvideo id=77271 autoplay=false]
Perché i numeri, le statistiche, le analisi tattiche e tecniche sono interessanti e su questo non ci piove, ma la vera goduria nel tennis sta nell’ammirare campioni di questo calibro che danno vita a punti, games, match indescrivibili e che regalano emozioni uniche. Poi se lo scenario e l’atmosfera sono quelli che ci sta regalando questo torneo, allora davvero non c’è più nulla da dire se non stare in silenzio e vivere tutto ciò.
Wimbledon – Semifinale
(12) Djokovic – (2) Nadal 64 36 76 (9) interrotta-verrà ripresa domani