Wimbledon: Federer ai quarti senza perdere un set, ora c’è Cilic e l’asticella si alza

Roger Federer raggiunge i quarti di finale senza mai perdere un set, battendo l'americano Steve Johnson per 6-2 6-3 7-5 in 1 ora e 37 minuti, dimostrando di essere in buona forma e soprattutto di incrementare il suo livello di gioco partita dopo partita.

Dopo sole 6 ore e 33 minuti di gioco complessivo e senza perdere nemmeno un set, Re Roger Federer è ancora una volta nei quarti di finale di Wimbledon. 

Federer liquida in poco più di un’ora e mezza un buon Steve Johnson con il punteggio di 6-2 6-3 7-5 e prenota un posto tra gli ultimi 8, risparmiando energie preziose sia fisiche che mentali. Nelle interviste di fine incontro, Roger ha confermato di essere sorpreso e contento della sua prestazione, a sua stessa detta la migliore a Wimbledon quest’anno. Nonostante l’americano, fresco vincitore a Nottingham, arrivasse da 8 vittorie consecutive sull’erba e rappresentasse per lo svizzero il primo vero test di questi Championships, Roger è stato semplicemente superiore al suo avversario in tutte le zone del campo, sopratutto dalla fine del primo set in avanti. Non sono bastati a Johnson le potenti combinazioni di servizio e dritto per impensierire il gioco, oggi troppo solido, dello svizzero.

Il match è stato in equilibrio fino al quinto game, quando Roger ha dovuto salvare due palle break. Da quel momento in poi il Re è sembrato cambiare marcia lasciando Johnson a guardare senza poter opporre una vera resistenza.

Nonostante il servizio di non abbia funzionato come nei turni precedenti, solo 55/83 (66%), Federer è sempre riuscito a mettere in campo la prima nei momenti cruciali dell’incontro. A parte l’unico break subito ad inizio del terzo set, forse più per un calo mentale, l’elvetico non è stato quasi mai impensierito durante i propri turni di battuta. Anche il gioco d’attacco è stato consistente: sui 184 punti disputati, Roger è sceso a rete 40 volte – il 21,7% – ottenendo ben 33 punti (83%).

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Grazie a questa vittoria numero 306 nei tornei del Grande Slam – che lo proietta in testa alla classifica delle vittorie major insieme a Martina Navratilova – Federer approda per la 14esima volta ai quarti di finale di Wimbledon, dove ad aspettarlo troverà quel Marin Cilic che solo un paio di anni fa a New York lo “spazzò via dal campo”, come lo stesso Roger ha ricordato nel dopo-partita.

Il croato, reduce dal breve incontro agli ottavi con Nishikori condizionato dall’ennesimo infortunio che ha costretto il giapponese al ritiro dopo neanche due set, arriva all’appuntamento con i quarti di Wimbledon per la terza volta consecutiva, avendo lasciato per strada solo un set con Stakhovsky e dimostrando di avere un ottimo feeling con questa superficie.

Le statistiche dei testa a testa vedono il 17 volte campione Slam in vantaggio per 5-1, ma l’ultimo incontro fu proprio quello di due anni fa in semifinale agli US Open, quando Marin produsse un tennis terrificante che, a onor del vero, non è più riuscito replicare. Per quanto Federer stia mostrando miglioramenti costanti – probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di trovarlo nei quarti senza aver ancora perso un set – c’è ancora parecchio da lavorare per arrivare a fine settimana e Cilic sarà di sicuro un avversario molto complicato da affrontare.

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Lo svizzero ha avuto infatti più di un problema quest’anno con i grandi battitori e – facile a dirsi – tanto dipenderà dal rendimento dei rispettivi servizi. Cilic, che ha realizzato ben 76 ace a fronte di soli 9 doppi falli, al momento guida la speciale classifica dei servizi con il 65% di prime vincenti ed è quarto con il 24% per quanto riguarda le seconde. Marin è inoltre secondo solo a Murray (54%) per i punti vinti da fondo col 53%. Roger non dovrà dunque farsi trascinare negli uno-due terrificanti che il croato è in grado di imprimere. Un Federer che si muove bene sul campo e con un buon feeling alla risposta può vincere, ma se Cilic riuscirà ad essere quello di due anni fa ci sarà poco da fare.

Federer deve provare ad accorciare l’incontro, cercando di non andare oltre i 4 set. Più il match si allunga, più difficile diventa per lui. Dovrà mescolare le carte, cercando di far muovere il lungo Marin e di variare il più possibile il suo gioco per non dargli ritmo per spingere da fondo. Il back di rovescio basso potrà essere un’arma molto importante contro il gigante croato, così come le palle corte.

Durante la settimana di preparazione i due si sono anche allenati insieme ad Aorangi Park. Federer lo conosce bene ed ha avuto modo di spendere belle parole verso il suo avversario: “Cilic è un bravissimo ragazzo e ha l’allenatore (Ivanisevic) più simpatico del tour! Non vedo l’ora di giocare questo match…e spero di riuscire ad attaccare la sua seconda palla di servizio.”

 

Non ci resta che attendere e goderci lo spettacolo.

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