La cronaca – Il tennista sudafricano ha disputato la prima frazione decisamente sottotono. All’interno dei game di battuta è risultato alquanto insicuro, non trovando quasi mai la necessaria continuità di rendimento e mettendo un numero insufficiente di prime palle in campo. La medesima inconsistenza si è potuta riscontrare nelle fasi di palleggio, all’interno delle quali spesso non è stato in grado di gestire i cambi di ritmo e le improvvise discese a rete del fuoriclasse elvetico. Quest’ultimo, di contro, si è espresso con l’abituale disinvoltura fin dal principio del set, difendendo in modo pressoché perfetto i turni di battuta e realizzando un gran numero di giocate dall’elevato tasso tecnico. In merito al punteggio, Federer si è aggiudicato due break, al secondo e al settimo gioco, con cui ha fatto proprio il parziale per 6-2. SECONDO SET – Federer ha attraversato un piccolo passaggio a vuoto in avvio di secondo parziale, che l’ha portato a subire un passivo di 3-0. E’ stata comunque una difficoltà transitoria, in quanto ha saputo riassestarsi e ricucire lo strappo in tempi rapidi. La partita è poi proseguita senza particolari avvenimenti fino allo jéu décisif, dove Anderson è partito meglio, acquisendo un mini break di vantaggio in apertura. Ma la reazione del basilese è stata immediata, in quanto ha compiuto una serie di pregevoli giocate attraverso cui ha conquistato ben cinque punti di fila, con cui si è lanciato sul punteggio di 5-2. L’ex numero uno del ranking si è ulteriormente avvantaggiato in seguito, raggiungendo lo score di 6-3, sebbene sia riuscito a concretizzare solamente l’ultima palla set avuta a disposizione, chiudendo infine per 7-5. TERZO SET – Il parziale ha avuto uno svolgimento senz’altro più bilanciato rispetto ai precedenti, in virtù di una migliore gestione dei game di battuta da parte di entrambi. Anderson, tuttavia, ha dovuto mantenere un rendimento sempre molto elevato con la prima palla per contenere le risposte offensive dell’elvetico, il quale, è sembrato in grado di raggiungere il break non appena il sudafricano diminuisse, anche di poco, la potenza e l’efficacia al servizio. Ma l’equilibrio si è rotto all’undicesimo gioco in favore di Anderson, a seguito di un turno di battuta che lo svizzero ha condotto senza la dovuta attenzione, costellato di errori (soprattutto di diritto), finendo per cedere un break determinante. Nel game successivo, infine, nonostante abbia dovuto annullare ben tre palle per il contro break, Anderson ha conservato il turno di servizio e si è aggiudicato la vittoria del parziale per 7-5. QUARTO SET – Il tennista svizzero ha rivelato ancora qualche problema di concentrazione in avvio di quarto set, che si è tradotto nella commissione di numerosi errori gratuiti. Come è accaduto al termine del parziale precedente ha continuato a non trovare la giusta misura del diritto, lanciato troppe volte abbondantemente oltre i limiti del campo. Anderson ovviamente ha approfittato della fase poco favorevole dello svizzero e si è reso man mano sempre più insidioso nel corso degli scambi. Al settimo game si è avvantaggiato addirittura di un break, che è stato in grado di proteggere fino alla vittoria del set per 6-4. QUINTO SET – Anderson ha potuto contare su una rinnovata brillantezza in ogni aspetto del suo tennis, che si è potuta rilevare soprattutto in occasione dei turni di servizio. Mentre Federer in diverse circostanze ha iniziato a soffrire oltremodo la precisione e la potenza di tiro dell’avversario quando è riuscito a rispondere al suo servizio. I due contendenti sono comunque giunti a regolare i conti della qualificazione ad oltranza. Il punto di rottura è arrivato al 23esimo gioco, sul punteggio di 11-11: Anderson si è aggiudicato a sorpresa il break decisivo, grazie al quale si è guadagnato la vittoria del set per 13 -11 e del match.
[8]K.Anderson b. [1]R.Federer 2-6 6-7(5) 7-5 6-4 13-11