Wimbledon, posto giusto al momento giusto per Federer? Intanto il sogno continua…

“It was incredible, the dream continues”. Roger Federer riemerge dagli inferi in cui era sprofondato e rimonta Marin Cilic da due set di svantaggio, annullando tre match point al croato e raggiungendo l’undicesima semifinale a Wimbledon della sua ineguagliabile carriera.

“E’ stato incredibile giocare in questa atmosfera. Marin è un giocatore fantastico ed un ragazzo meraviglioso, mi dispiace davvero tanto per lui. All’inizio della partita non riuscivo a fare quello che volevo ma nel finale ho giocato alla grande. La verità è che speri sempre di avere l’occasione per rientrare nel match ma non puoi esserne sicuro.A New York lui leggeva bene il mio servizio, stavolta ho cercato di rimanere tranquillo e di restare nella partita sperando che lui calasse un po’. E’ stato incoraggiante per me vedere che miglioravo con il passare dei game: le gambe si muovevano bene, la schiena era a posto, il servizio funzionava. Sono davvero contento” ha dichiarato al termine dell’epico match il tennista di Basilea. 

Ora affronterà Raonic per continuare il sogno di aggiornare il suo straordinario palmares, un obiettivo che per lo svizzero sembra aver preso maggiore forma il giorno dell’eliminazione di Novak Djokovic dal torneo. Federer non l’ha mai dichiarato apertamente ma la prematura uscita di scena di quella che è la seconda nemesi della sua carriera non può che avergli dato maggiore fiducia dal punto di vista psicologico. E renderlo consapevole che si tratta di un’occasione troppo grande per non essere afferrata.

Roger ha vinto nel 2012 il suo ultimo torneo dello Slam, proprio ai Championships. Da allora ha perso altre tre finali (2 a Londra e una New York), tutte contro il serbo numero 1 del mondo, un ostacolo che tante (forse troppe) volte è sembrato impossibile da superare.

Questo “via libera” rievoca quanto successo al Roland Garros 2009, quando l’allora dominatore della terra parigina (e non solo quella) Rafa Nadal fu sconfitto agli ottavi dallo svedese Soderling. In quel torneo l’eliminazione precoce dello spagnolo fece salire la pressione su Federer che non ebbe vita facile ma riuscì a vincere il torneo e completare il Career Grand Slam.

“Nella vita devono succedermi ancora tante cose” ha detto lo svizzero dopo la vittoria di lunedì agli ottavi con Johnson “ma nel tennis no, sarebbe bello vincere ancora una volta qui”. Certo, a quasi 35 anni e dopo aver giocato solo 22 partite quest’anno prima di Wimbledon, la strada verso l’ottavo titolo londinese non è in discesa. Ma volete scommettere contro uno così? 

Di Marco Castro

 

Redazione Tennis Circus

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