Wimbledon uomini: Federer in trionfo, Londra è di nuovo sua!

Ancora lui, ancora Roger Federer. Lo svizzero porta a termine il torneo perfetto, batte Marin Cilic in una finale dominata e conquista il suo ottavo Wimbledon, come mai nessuno nella storia del tennis maschile. Un titolo, il 19esimo del Grande Slam, vinto da favorito, senza perdere un set, mentre i suoi avversari storici cadevano uno dopo l’altro e lui continuava a giocare come negli anni d’oro, quando aveva trasformato l’erba di Church Road nel giardino di casa.

CLASSE ROGER – La finale dei Championships numero 131 inizia con Cilic in battuta. I due giocatori sono un po’ contratti ma tengono i primi turni di servizio senza grossi problemi. Nel quarto c’è la prima palla break in favore del croato ma Roger si salva con la seconda e arriva il primo come on. E nel game successivo lo svizzero accelera. Federer si procura 3 palle break, grazie anche a un paio di gratuiti di Cilic. Il croato annulla le prime due ma sulla terza il suo rovescio si ferma in rete: break Roger e le tribune nobili del Centre Court applaudono. Il 7 volte campione ora gioca in fiducia, regalando un paio di colpi da circoletto rosso, mentre Cilic sembra un po’ fuori giri. Marin annulla un primo set point sul proprio servizio, ma il successivo doppio fallo lo condanna: set Federer.

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CILIC NON C’È – Il Maestro di Basilea inizia alla grande anche il secondo parziale, dimostrandosi ingiocabile in battuta. Cilic trova i primi aces dell’incontro, alternandoli però a gravi errori non forzati. E con un Federer così ispirato non te lo puoi permettere. Altra palla in corridoio del croato e break svizzero che in pochi minuti si ritrova sul 3-0. Al cambio campo Cilic è disorientato e piange qualche lacrima (frustrazione o problemi di vesciche?). I 15.000 spettatori provano sportivamente a scuoterlo. Roger però è concentrato e non fa sconti neanche in risposta, e al sesto gioco trova il secondo break sull’ennesima palla lunga del croato. Dopo poco più di un’ora è due set a zero.

L’EPILOGO – Il terzo parziale segue la falsariga di quelli precedenti. Federer fa il bello e il cattivo tempo in battuta mentre Cilic continua ad alternare troppi alti e bassi. Il croato è costretto ad annullare un’altra palla break, salvandosi con il serve and volley, ma è chiaro che il servizio che tanto gli ha reso nel torneo non è del tutto performante. Roger inizialmente non affonda ma l’equilibrio rimane solo fino al settimo gioco: lo svizzero sale 40-15, Cilic manca ancora la prima e sulla palla successiva il suo dritto si spegne in rete. La partita sostanzialmente finisce qui. Federer si invola verso il trionfo chiudendo la gara con un ace dopo un’ora e 43 minuti.
Lo svizzero alza le braccia al cielo all’ultimo atto di Wimbledon dopo 5 anni. Il pubblico lo applaude, lui ringrazia commosso. All’alba dei 36 anni e a 14 dal primo trionfo questo è ancora il torneo di Roger Federer.

 

Wimbledon – finale

[3] R. Federer b. [7] M. Cilic 6-3 6-1 6-4

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