S.Errani d B.Strycova 6-0 6-2

Nella settimana piú difficile e probabilmente piú incredibile Sara Errani conquista il titolo piú importante della carriera a Dubai. Lo fa dominando in finale Barbora Strycova con lo score di 6-0 6-2. Dicevamo settimana difficile: nel primo turno contro la Zheng una Sara demotivata, scarica si é trovata sotto 5-1 nel primo set; contro Madison Brengle la romagnola ha rischiato ancora risorgendo dalle ceneri in preda alle lacrime.

Ma é proprio quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare. Passo dopo passo Sara ha superato ogni difficoltá correndo ad abbracciare dopo il match point lo storico coach Pablo Lozano piangendo come una bambina. La formichina azzurra é tornata, sono tornati i pugnetti di incitamento che in alcuni frangenti sono mancati. É tornata la voglia di vincere, quella che nei momenti piú cupi l’ha tenuta a galla prima del memorabile incontro di oggi.

Sara nell’albo d’oro affiancherá tenniste del calibro di Hingis, Dementieva, Venus Williams, Simona Halep, per citarne alcune. Si tratta dal nono alloro in carriera, il secondo sul cemento dopo quello vinto a Portoroz nel 2008, il secondo Premier vinto da tenniste azzurre nell’arco di 6 giorni, il quinto di tale importanza vinto nella storia del nostro tennis.

LA CRONACA:

La soliditá e pressione della romagnola mandano giá dall’inzio in totale confusione la ceca che non riesce a trovare contromisure. Neanche il serve and volley le regala i risultati sperati. Il punteggio scorre via molto velocemente, Sara prende fiducia e impatta sul 5-0. Il netto 6-0 arriva dopo pochi minuti con l’azzurra che dallo 40-0 si fa rimontare, concede una palla break, ma la annulla e dopo 30 minuti realizza il bagel.

Barbora reagisce nel nono gioco quando conquista il primo game del suo incontro, ma Sara é troppo centrata e decisa per far entrare in partita la ceca. “La finale piú corta della storia”, come affermerá poco dopo il direttore del torneo termina con lo score di 6-2 6-0. Con questo risultato Sara guadagna la posizione n.17 e diventa la seconda tennista dal ranking piú basso a vincere il ricco torneo. La risalita sta cominciando proprio nel momento piú inaspettato. Continua cosí grande Sarita!