Francesco Vilardo: “Consiglio vivamente la Golarsa Academy”

Francesco Vilardo ci ha concesso il suo tempo per raccontarci qualcosa di se e degli obiettivi che si è prefissato per la stagione. Come tanti ragazzi comincia col calcio poi il nostro sport lo conquista e abbandona il calcio. Dalla chiacchierata si evince un ragazzo di sani principi e dedito al lavoro condotta di vita mutuata dal padre. Roger Federer è il suo ispiratore e ci confessa la volontà di migliorare se stesso anche grazie all’aiuto dei suoi coaches e dei suoi preparatori. Il rovescio è il suo miglior colpo ma dice di voler migliorare il servizio e il dritto.
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“ Ciao Francesco grazie per averci concesso questa intervista. Raccontaci quando è avvenuto il primo incontro con il nostro sport. 

Ho iniziato a giocare quando avevo 7 anni perché mio padre si dilettava con gli amici e io spesso lo seguivo al circolo…quindi in realtà ho conosciuto il tennis anche prima dei 7 anni dato che ero sempre con lui.

Quando hai capito che il tennis poteva diventare una professione?

“Fino ai 14 anni il tennis per me era solo uno svago post scuola e giocavo 2/3 volte a settimana e magari a volte giocavo anche tornei provinciali e regionali ma senza grandi pretese. Gli altri giorni della settimana giocavo a calcio e lo facevo anche benino, non solo a parer mio. Questo fino a quando un giorno il mio primo maestro di tennis (Luigi Ianni che saluto) parlando anche con i miei ha iniziato ad invogliarci e a farci capire che avevo delle buone basi per poter provare a fare il giocatore…in più, proprio in quel periodo, era venuta fuori la possibilità di andare in un accademia”.

Così, dopo qualche giorno di riflessione, optai di abbandonare il calcio e dedicarmi completamente al tennis, trasferendomi addirittura in un altra città lontano dalla mia famiglia. Da quel momento il tennis è diventato la mia vita!

Qual è stata la vittoria che ricordi con maggior piacere?

Ce ne sono diverse che ricordo bene e che mi hanno ripagato con tanta soddisfazione ma sicuramente la vittoria più importante, in termini di classifica, è arrivata due settimane fa in Tunisia quando ho vinto in due set contro Sam Barry (giocatore irlandese che attualmente è intorno alla 350esima posizione del ranking ATP, ma con best ranking di 286).

Ricordo con piacere anche alcune sconfitte perché avvenute in modo piuttosto lottate contro giocatori molto forti come ad esempio il brasiliano Joao Souza(ora top 100, in quel periodo invece era 120) nelle qualificazioni del torneo ATP di Gstaad,dove persi in tre set.
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Quale ritieni sianio i tuoi colpi migliori e quelli in cui puoi migliorare?

Il mio colpo migliore e lo è sempre stato sicuramente il rovescio poiché riesco a variarlo molto bene anche giocandolo in slice per dar fastidio ai miei avversari. Di dritto sono migliorato tanto ma ho ancora margini di miglioramento. Mentre il colpo che posso e devo sicuramente migliorare è il servizio ancora abbastanza incostante e a volte poco incisivo.

Parlaci di dove Ti alleni e di quali sono i Tuoi coach

Attualmente mi alleno a Milano presso la Golarsa Tennis Accademy situata in una location adatta, secondo me, a chi pratica il tennis come attovità professionistica ovvero l’Aspria Harbour club. Lo staff è composto da diversi coaches e preparatori atletici in particolare io sono seguito per la parte tennistica da Francesco Michelotti e Laura Golarsa mentre per la parte atletica da Sergio Bugada. Ovviamente quando manca qualcuno di loro sono sempre presenti altre persone altrettanto qualificate e competenti.

Consiglio vivamente a tutti l’accademia per la professionalità dello staff che è una garanzia.

Quali sono Le superfici su cui Ti trovi meglio e perché? 

Preferisco giocare sul cemento ma mi piace abbastanza anche la terra rossa, poiché il mio tipo di gioco può adattarsi bene su entrambe. Perciò la differenza è minima..se dovessi darti una percentuale di preferenza tra le due superficie ti direi 55% cemento 45% terra.

Al momento sei al n. 861 del ranking Atp pensi di poter migliorare questo ranking ?

Quello che realmente conta è credere sempre in quello che si fa e lavorare sodo . Mio padre mi ha sempre detto, chi semina raccoglie. Perciò vado avanti per la mia strada cercando di migliorarmi sempre e di raccogliere il più possibile .
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Quali sono i Tuoi obiettivi per questa stagione?

Non ho degli obiettivi ben determinati in termini di ranking.
Ma,come ti lasciavo intendere già dalla risposta precedente, ne ho uno ben prefissato ovvero migliorarmi e migliorarmi ancora finché non avrò raggiunto il mio limite se mai dovessero esistere dei limiti.

Cosa ne pensi dell’eliminazione della seconda palla di servizio ?

Quello che penso? Penso che il tennis è bello così com è… O meglio sono nato e cresciuto con le regole attuali ( a parte il killer point in doppio) perciò non riesco ad immaginare, nel caso dovesse avvenire questo cambiamento, cosa questo possa comportare…sicuramente sarebbero penalizzati i grandi battitori che, non più certi di avere una seconda chance al servizio,giocherrebbero una prima palla più contenuta e meno rischiosa. Però nonostante ciò e nonostante sono certo del fatto di non appartenere alla categoria dei grandi battitori non mi sento di dirti che sarei pro cambiamento.

A quale campione del passato o del presente Ti ispiri per il Tuo gioco?

Senza dubbio Roger Federer.

Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per il proseguo della stagione.

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