Radek Stepanek: “Mai più con una tennista. Mi piace la Sabr di Federer”

Intervistato dal "The Times Of India", Radek Stapanek ha parlato della Coppa Davis, competizione a cui prenderà parte nel fine settimana, di Federer e della varie relazioni avute con le colleghe nel tour.

Radek Stepanek, in un’intervista concessa al “The Times Of India” si è espresso su varie tematiche tra cui Federer, la SABR, la Davis e le relazioni con le varie colleghe nel tour. Il ceco è infatti  noto alle cronache per i suoi trascorsi sentimentali: prima Martina Hingis, poi Nicole Vaidisova, con la quale si è sposato e poi divorziato, e per finire Petra Kvitova, ma assicura che la sua connazionale è stata l’ ultima fra le atlete Wta.

“È l’ ideale per certi aspetti, avere una partner giocatrice, perché capisce molti aspetti della vita che facciamo, dall’ altra parte è difficile andare d’ accordo, ognuno di noi viaggia, non sempre giochiamo nello stesso posto, ci si vede poco, e di conseguenza si vivono vite molto diverse, ognuno con le proprie abitudini, spesso difficili da far coesistere, quindi è un’esperienza che non voglio più ripetere“.

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Il tennista originario di Karvina, ha  poi parlato di Federer e della sua risposta anticipata, ribattezzata SABR, dando ancora delle possibilità allo svizzero, di alzare al cielo un altro Slam: “Questa innovazione di Roger mi piace molto, a New York gli ho visto vincere degli scambi fantastici, ti cambia il ritmo, e ti sorprende, ma non è una cosa che tutti sono in grado di fare, perché non hanno lo stesso talento, e preferiscono picchiare forte da fondo campo. Penso che se riesce a mantenere questa condizione fisica può ancora vincere qualcosa di importante, magari Wimbledon, ovviamente se Nole glielo permetterà, perché attualmente contro di lui non c’ è scampo. Hanno disputato una grande finale a Flushing Meadows, non vedevo un Roger così veloce da anni, ma a volte non basta”.

Stepanek conclude poi sulla Coppa Davis, competizione che lui sente particolarmente: “È  fantastico rappresentare il mio paese, e quando indosso la maglia col leone della Repubblica Ceca, mi trasformo, divento un giocatore diverso, capace di grandi prestazioni anche quando non sono in gran forma o sfavorito dai pronostici. Adoro quell’atmosfera, mi fa tirare fuori il meglio del mio tennis”.

Di Andrea Mariotti

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