Mike Nakajima, ex direttore marketing della Nike: “Un errore grave lasciare andare Federer alla Uniqlo”

L’ex responsabile del reparto tennis della Nike ha sollevato molti spunti interessanti sulla partnership tra il marchio americano ed il campione svizzero.

Roger Federer continua a far parlare di se nonostante abbia terminato la propria carriera da professionista lo scorso Settembre alla Laver Cup Londinese. La scorsa settimana è stato menzionato un suo possibile ritorno a Wimbledon nella veste di esperto tecnico e pochi giorni fa la CNN gli ha dedicato un interessante articolo che offre molti spunti interessanti sulla sua partnership di oltre 20 anni con la Nike.

Mike Nakajima, ex direttore marketing del brande americano, ha spiegato all’interno del libro The Roger Federer Effect la grandezza del campione svizzero anche fuori dal campo, che lo ha portato ad essere uno degli sportivi piú influenti e pagati al mondo. Le sue collaborazioni con vari marchi gli hanno fruttato oltre 90 milioni di dollari nel 2022, sebbene la sua carriera ai massimi livelli si fosse fermata agli Australian Open due anni prima.

Il manager americano ha lavorato con molte stelle del tennis maschile e femminile, tra le quali Pete Sampras, Andre Agassi, Serena Williams ed è stato capace di riconoscere il grande potenziale del campione svizzero, allora tredicenne, quando hanno iniziato la loro collaborazione nel 1994: “Roger era una promessa, ho capito subito quanto sarebbe stato carismatico, sapevo che sarebbe stato uno dei più grandi”.

Nakajima ha anche parlato di Rafael Nadal, tuttora sotto contratto con la Nike: “Roger e Rafa sono molto simili, molto gradevoli ma in campo erano totalmente opposti. Il pubblico ama le rivalità e noi le commercializziamo”.

L’ex direttore ha anche avuto modo di esprimere un giudizio molto severo su Novak Djokovic: “potrebbe benissimo essere il tennista di maggior successo della storia, ma c’è sempre una nuvola oscura su di lui. Colpisce la giudice di linea agli US Open e viene squalificato. Può succedere, immagino. Ma perché sempre a lui? O la polemica sulla vaccinazione per il Covid-19. Ora, da marchio, voglio essere dietro a qualcuno che è sempre coinvolto in polemiche? O voglio scegliere un atleta con un’immagine impeccabile?”.

Nakajima conclude il suo pensiero con un grande rammarico, ossia la separazione tra la Nike e Federer, quando lui aveva già lasciato il gigante americano dell’abbigliamento sportivo per mettersi in proprio: “non sarebbe dovuto accadere!  per noi lasciare andare qualcuno del genere è stato un grave errore. Roger Federer avrebbe dovuto appartenere alla Nike per il resto della sua carriera (ed oltre). Proprio come Michael Jordan, LeBron James, Tiger Woods. È lì con i più grandi atleti Nike di tutti i tempi. Sono ancora deluso, ma è successo e devo superarlo

Roger Federer infatti sorprese i propri tifosi entrando in campo a Wimbledon 2018 con la tenuta Uniqlo, a seguito di un redditizio accordo commerciale con il brand giapponese stimato a 300 milioni di dollari per un periodo di 10 anni. I motivi della separazione in questione non sono mai stati resi noti dagli interessati ma si può ipotizzare un mancato accordo economico -temporale e clausole che implicassero la continuazione dell’attività professionistica dell’ex n.1 al mondo.

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