Wimbledon 2019 una settimana dopo. Viaggio nel dramma dei social

Analisi semi seria di come stanno vivendo, a distanza di una settimana, la cocente delusione della finale di Wimbledon 2019

Quinto set, 8-7 e 40-15 con servizio Federer, da una settimana non si parla d’altro, inutile che vi dica come è andata a finire perché lo sappiamo tutti, ne hanno parlato persino le testate giornalistiche che solitamente mettono il tennis nei brevi a fine giornale.

A distanza di una settimana ormai però in rete non si finisce di parlare di quella partita, tra tifosi di Federer disperati che hanno ripreso a dormire un po’ attorno a mercoledì e tifosi di Djokovic a cui, come si dice dalle mie parti, ride anche il c..o.

Da copione sui social le varie fazioni si scatenano, inondando la rete di fiumi di parole e dibattiti su ogni piattaforma tennistica. La fazione che offre più materiale di spunto è quella di Federer, per ovvi motivi, curiosando in giro si trovano  diverse chiavi di lettura del match e colpisce il fatto che ci siano ancora così tanti messaggi di mestizia, probabilmente più di quanti ne avremmo letti in caso di vittoria.

IL KING NON HA PERSO

“Roger non ha perso, in fondo è come se avesse vinto.”  Ecco un commento ricorrente, svariati post sui social tennistici iniziano così, il tutto viene motivato dal fatto che Federer ha avuto statistiche migliori di Djokovic in tutti i fondamentali della finale.

Quando poi un tifoso del serbo fa notare che il numero 1 al mondo però ha giocato meglio i punti importanti, ovvero i 3 tiebreak o quei due punti sul 40-15 si va da una basica risposta del tipo: “Il culo del serbo è infinito” ad una più filosofica “eh ma anche lui può sbagliare”.  Ho letto anche di chi ha scritto che Federer sul 40-15 avrebbe avuto un cedimento, perché si sarebbe accorto che con quella vittoria avrebbe dimostrato di esser definitivamente il GOAT per cui non ha retto il peso di tale responsabilità. So che lo avete riletto ma vi giuro che la spiegazione era  proprio così avrebbe perso per dar ancora ossigeno alla discussione sul più grande di tutti i tempi.

La parte integralista del tifo non accetta la sconfitta e non vuol sentire ragioni,  rispondendo colpo su colpo gli infedeli, sia della fazione serba che di quella spagnola al grido di “Quello che gioca il vostro beniamino non è tennis.”

I tifosi più accomodanti invece inneggiano ad un pareggio, ma poco dopo ricominciano a piangere e non riescono a scrivere più nulla.

I NEGATIVISTI

Come in qualsiasi studio psicologico la prima fase per affrontare un forte trauma è la negazione, e questo per i fan dello svizzero lo è stato sicuramente e anche molto grosso, a distanza di sette giorni dalla finale ancora non accettano il risultato e trovano conforto trincerandosi dietro la negazione di quanto hanno visto.

“Non è successo, non ci posso credere che abbia buttato due match point.” è la frase più ricorrente con tifosi che ancora non riescono a riprendersi da uno shock che ha causato ferite profonde tanto da fargli dire:“non voglio veder nemmeno uno scambio di tennis dopo quello visto domenica.” fino ad un lapidario “non so se sarò più in grado di guardare una partita di tennis”

I DISPERATI

La porzione di tifosi delusi più ampia è quella dei disperati, quelli che per diversi motivi proprio non riescono a farsene una ragione, gente che mercoledì ancora si sognava il game del 8-7 e che non riescono a capire come non sia riuscito a fare uno “schifosissimo 15”.

Tifosi che non sanno se riusciranno a riprendersi da questa sconfitta, perché se le altre avevano un senso (nel 2014 e 2105 Federer era vecchio) questa era stata una finale giocata meglio e che uno come Roger non può perdere, con l’aggravante di aver dominato il venerdì in semifinale l’arcinemico Nadal.

Fan che non riescono a trovare una spiegazione su come non sia riuscito a portare a termine un’impresa epica, in loro aiuto arrivano i ragazzi di ChiamarsiFogna con un meme che ha una spiegazione tecnica su cosa si sia inceppato nel gioco di Roger, perfetto fino a quel momento.

I ROMANTICI

Infine troviamo quelli che obbiettivamente l’hanno presa con più filosofia, e la vivono serenamente affidando la spiegazione a quell’aura di misticismo che aleggia attorno al campione di Basilea.

“Se fosse stato più cinico nella sua carriera avrebbe vinto 30 slam, questa sconfitta non fa che renderlo ancora più grande perché nessuno a 38 anni avrebbe pensato potesse giocare una partita così.”

Penso che questo sia il modo migliore di attutire il colpo, obbiettivamente a 38 anni lo svizzero ha giocato una partita epica che avrebbe vinto contro chiunque, giusto prenderla con leggerezza e lasciare anche questo record al pluricampione di Wimbledon.

Su una cosa siamo tutti d’accordo, abbiamo assistito ad una partita fantastica per livello di gioco e di emozioni, con due dei tre giocatori che hanno dominato il tennis negli ultimi 10 anni per cui tifosi di Federer cercate di riprendervi perché il King vi darà ancora modo di mostrare le sue doti su un campo e ricordatevi sempre, che per quanto stiate soffrendo ora c’è chi è messo peggio di voi, visto che il suo volto verrà utilizzato in qualsiasi discussione tra tifosi.

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