Australian Open, uomini: ciclone Nadal, Fognini si arrende al quinto set

Ottima prestazione dello spagnolo con Marcos Baghdatis (6-3, 6-1, 6-3). Nella sfida tra baby, Zverev-Tiafoe, si è imposto il tedesco 6-2, 6-3, 6-4. Avanzano anche Dimitrov, Raonic e Thiem. Fabio Fognini non supera Paire, arrendendosi al quinto parziale

Nella tarda mattinata italiana si è concluso il secondo turno del primo Slam dell’anno. Nessun problema per Nadal, che nel prossimo incontro troverà Alexander Zverev. Volano al terzo turno anche Dimitrov, Raonic e Thiem.

Dimitrov vs Chung – Il bulgaro ha faticato un po’ per portare a casa il match contro la giovane promessa coreana, infatti gli sono serviti quattro set. Il numero 15 del mondo è sceso in campo senza la giusta concentrazione, svogliato e probabilmente troppo sicuro di sé. Con queste premesse, l’andamento del primo set non poteva che essere negativo per lui. Infatti sull’uno pari e servizio ha ceduto la battuta al ventenne di Suwon. Il pubblico si attendeva una reazione da colui che sarebbe dovuto essere uno dei protagonisti assolti di questi anni, ma la speranza degli spettatori si è scontrata con la realtà del campo. Davvero inconsistente il servizio di Raonic, che a fine set (vinto da Chung 6-1) ha fatto registrare il 50% dei punti vinti con la prima e 14 gratuiti. Dopo questo pessimo avvio, Dimitrov ha cominciato a scacciare i fantasmi che affollavano la sua mente, e di conseguenza, ha imposto il proprio gioco. Pertanto i risultati non si sono fatti attendere: il bulgaro scappa nel quarto gioco. Il quindicesimo giocatore del ranking ATP è sembrato un altro giocatore: 83% di prime in campo e 7/7 a rete. Così il rapporto di forza mentale si è invertito: la giusta spavalderia di Chung si è trasformata in timidezza e paura di vincere. La conferma si è avuta nell’apertura del terzo set, quando Chung nel suo primo turno di servizio si è fatto “breakkare”. A questo punto a Dimitrov è bastato inserire il pilota automatico per concludere la pratica coreana. Adesso se la vedrà con Richard Gasquet.

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Muller vs Raonic – Più tranquillo l’impegno del finalista di Wimbledon 2016. Il canadese è partito, fin da subito, con il piede giusto. Ha strappato per la prima volta il servizio al lussemburghese nel quarto gioco. Da quel momento ha mantenuto il vantaggio senza rischiare nulla, garantendosi il 6-3 in 26 minuti. Dopo la pausa, il 33enne mancino ha fatto valere parte della sua esperienza. Da una parte è riuscito a trascinare il canadese fino al nono gioco, però non ha saputo trasformare le 3 opportunità di break che ha avuto. E questo ha fatto la differenza. L’ultimo parziale è stato una fotocopia del secondo: Muller che combatte con le unghie e con i denti per sfiancare Raonic. Quest’ultimo ha mostrato che sta maturando sempre più, dato che non ha mai perso la testa e ha saputo colpire nel momento cruciale, cioè al tiebreak. Da lui ci attendiamo un grande torneo, a conferma di quanto di buono ci ha fatto vedere nella scorsa stagione.

Zverev A vs Tiafoe – Per chi segue il tennis giovanile, questa era sicuramente la partita più attesa: il tedesco classe 1997 e lo statunitense classe 1998. Potrebbe sembrare un paradosso, ma Zverev ha fatto pesare al rivale la sua maggiore esperienza ad alti livelli nel circuito. Dopo i primi giochi interlocutori, il numero 24 del mondo ha conquistato il servizio del rivale al quarto game. Acquisto il break il ragazzo di Amburgo, con origini russe, ha anche allungato il suo vantaggio fino al 6-2. Il secondo parziale ha seguito quasi sempre l’andamento dei servizi, a dire il vero non eccelsi in questa fase dell’incontro. Così a marcare la differenza tra i due contendenti è stata la tempestività: 0/1 per Tiafoe e 1/2 per Zverev nella casella dei break point. Il numero 107, catapultato in un palcoscenico di questo valore, si è irrigidito nelle fasi più importanti della sfida, facendo il gioco di chi stava dall’altra parte della rete. Nell’ultimo set, quando non aveva più nulla da perdere, Tiafoe ha messo in mostra tutte le sue qualità (0/3 nei break point), rimandando il momento della sconfitta fino ai giochi finali. Per la precisone Zverev, rubandogli il servizio sul 4 pari, l’ha estromesso dalla rassegna.

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Thiem vs Thompson – Parte forte, anzi fortissimo Dominic Thiem che in un’ora appena ha concesso soltanto tre giochi all’australiano numero 96 del mondo. Poi, nel terzo set, la sfida si è infiammata: i due sembravano incapaci di sfruttare le rispettive debolezze, dato che nessuna delle complessive 8 palle break viene convertita. Il tiebreak diventa inevitabile. Thompson se lo aggiudica, prolungando il match al quarto. Ma lo stato di grazia del padrone di casa è durato troppo poco per far vacillare il giovane austriaco. Infatti, quest’ultimo, alla prima occasione, si è portato sul 2-0 nel fase più importante del match; stroncando sul nascere qualunque velleità del 22enne australiano.

Baghdatis vs Nadal – Senza dubbio la partita più attesa della giornata. Il campione del 2009 contro il talentoso ma incostante cipriota. Il divario tra i due si è notato: il marocchino sta ritrovando uno stato di forma che negli ultimi anni sembrava definitivamente sparito. Invece, troppo falloso e impreciso il numero 36 del mondo, il quale ha commesso 16 gratuiti nel primo parziale (nel complesso saranno 429. Davvero tanti, non è sicuramente questa la strada per mettere in difficoltà il campionissimo di Manacor. Dopo la prima pausa, la situazione per Baghdatis peggiora. Invece, Nadal aumenta la sua potenza di fuoco alla battuta: 92% dei punti portati a casa con la prima e zero palle break concesse. Il 31enne di Limassol si arrende definitivamente al ciclone Nadal nel quinto gioco del terzo set. Adesso viene il bello per Nadal e i suoi tifosi: sognare un inizio 2017 con il botto non costa nulla. Il prossimo ostacolo, però, si chiama Alexander Zverev.

Fognini vs Paire – Comincia male il match per Fabio Fognini, che in pochi attimi si ritrova sotto 4 giochi a 0. Il ligure non sembra scomporsi e rientra completamente in partita pochi game più tardi, arrivando addirittura a breakkare l’avversario e ad issarsi sul 6-5. Qui Fognini ha tre occasioni per fare suo il primo set, ma Paire riesce ad allungare il match al tie-break, che poi conquista per 7 punti a 3, al termine di un set a dir poco rocambolesco. Ancora una volta, però, l’italiano non si scompone e mantenendo i nervi saldi nei game clou guadagna due break, a fronte di uno concesso, che gli valgono la parità nel computo totale dei set. La continuità non è una particolare dote di entrambi, come dimostra il terzo set dove è ancora il transalpino a salire in cattedra, specie al servizio dove aumenta notevolmente le proprie percentuali. Lo strappo decisivo avviene sul 3 pari, quando il talento francese fa suoi i successivi tre game e torna a condurre 2 set a 1. Il quarto set si avvia male per il sanremese, che con due doppi falli consecutivi regala il proprio servizio a Paire, che non può far altro che ringraziare. Poco dopo il tennista di Avignone ricambia il favore, fallendo tre opportunità per salire 4-1 e lasciando senza opporre troppa resistenza i successivi 4 giochi a Fognini, che chiude 6-3. Nel quinto e decisivo set la stanchezza si inizia a far sentire, ma l’italiano non demorde neanche nel quarto game, dove dopo 18 punti e tre palle break annullate, porta a casa il servizio. Nell’ottavo gioco il diritto abbandona Fognini, finendo per concedere il break che porta Paire a servire per il match. Qui accade di tutto: match point splendidamente annullato, ma anche ben tre palle break in favore del taggiano. Dopo quasi 10 minuti Paire porta a casa la partita al secondo match point, e ora se la vedrà con un agguerrito Dominic Thiem nel terzo turno.

Australian Open, secondo turno uomini

[15] G. Dimitrov b. H. Chung 1-6 6-4 6-4 6-4

[3] M. Raonic b. G. Muller 6-3 6-4 7-6 (4)

[11] D. Goffin b. R. Stepanek 6-4 6-0 6-3

[6] G. Monfils b. A. Dolgopolov 6-3 6-4 1-6 6-0

[20] I. Karlovic b. A. Whittington 6-4 6-4 6-4

[24] A. Zverev b. F. Tiafoe 6-2 6-3 6-4

B. Paire b. F. Fognini 7-6 (3) 4-6 6-3 3-6 6-3

[8] D. Thiem b. J. Thompson 6-2 6-1 6-7 6-4

[9] R. Nadal b. M. Baghdatis 6-3 6-1 6-3

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