ATP Challenger Mestre, festa italiana in finale: Quinzi batte Moroni, e per entrambi arriva il best ranking

Entrambi i nostri portacolori, bravi a spingersi fino in finale nel Challenger veneziano, da Lunedì festeggeranno il best rank, facendo ben sperare per il futuro del tennis azzurro

Gianluigi Quinzi ha vinto il torneo ATP Challenger di Mestre, dotato di un montepremi di 43.000 $, imponendosi per 6/2 6/2 in finale sul connazionale Gian Marco Moroni. E già il fatto di avere avuto una finale fra questi due tennisti italiani, rappresenta un’ottima notizia, anche in chiave futura.

Infatti, dopo un inizio 2018 un po’ a singhiozzo, per Quinzi questo è il secondo successo in un torneo ATP Challenger nel giro di un mese, dopo il titolo conquistato a Francavilla, i quarti di finale ad Ostrava e la semifinale a Roma. Il percorso del tennista veneto, 22 anni e testa di serie n. 4, è stato quasi impeccabile, con un solo set concesso in tutto il torneo, ai quarti contro Giustino. E con questo successo, da Lunedì Quinzi sarà n. 204 del mondo, suo best rank, che gli permetterà probabilmente di smettere definitivamente con i tornei Futures per concentrarsi solo sui Challenger e sulle qualificazioni dei tornei ATP 250. Gianluigi sta maturando, i risultati gli stanno pian pianino dando ragione, ed è ancora lecito puntare su di lui. A questo punto della stagione, il suo obiettivo dichiarato per il 2018, ossia il main draw degli U.S. Open, non sembra poi così irraggiungibile.

Gian Marco Moroni, 20 anni
Gian Marco Moroni, 20 anni

Malgrado la sconfitta di oggi in finale, abbastanza netta, non si può non parlare di buone notizie anche per Gian marco Moroni. Il 20enne romano infatti, continua la sua impressionante escalation, che nel giro di meno di 3 mesi lo ha portato dall’occupare oltre la 600ma posizione nel ranking ATP, fino ad entrare nei top 300: sarà n. 295 da Lunedì, e ha iniziato il 2018 da n. 708. Tutto questo grazie ad un’ottima stagione disputata fino ad ora, oltre ad aver sfruttato al meglio le wild card concessegli nei tornei Challenger in Italia. Ma non si può parlare di favoritismi: Gimbo il suo valore lo ha dimostrato sul campo, con già all’attivo nel 2018 un titolo Futures, e due quarti di finale, una semifinale (Barletta) e una finale (oggi a Mestre) in tornei Challenger. Considerati i suoi 20 anni, non si può, a questo punto, non puntare su di lui come uno dei futuri top players dell’italtennis.

In sostanza, oggi a Mestre ha vinto il tennis italiano, con due dei nostri portacolori, di 22 e di 20 anni, su cui è lecito puntare per avere dei degni rappresentanti azzurri nel tennis che conta in un futuro nemmeno tanto lontano. Avanti, ragazzi!

0 comments
  1. Best rank come n. 204 a 22 anni, quando tutti i suoi coetanei (che batteva regolarmente) sono saldamente entro i primi 40 del ranking Atp fa ben sperare? Chi, se è lecito chiedere?

    1. Ciao Silvia, e grazie per il commento. Analisi corretta, ma da giornalista e appassionato di tennis italiano, non posso non provare a metterci tutto l’ottimismo possibile. Perchè è vero che Quinzi batteva tanti attuali top 50 a livello juniores, ma è anche vero che la storia ci insegna che i nostri tennisti maturano tipicamente più tardi degli altri. Ho criticato Quinzi quando ho ritenuto fosse il caso, oggi non posso non scrivere che è stato bravo. Magari non sarà un top 10 come probabilmente lo saranno Chung e soci, ma mi sembra quantomeno che il percorso di quest’anno di Quinzi sia assai più promettente di quello degli anni passati. Ciao e grazie ancora!

  2. Boh, ribadisco quello che penso. Fermo restando che sarei felicissima di vedere Quinzi crescere nel ranking e soprattutto vederlo giocare nei tornei Atp. Speriamo che sia l’anno buono, l’età è ancora dalla sua parte

    1. Esprimi il mio pensiero. Speriamo si, infatti; sicuramente tanti sono stati gli sbagli fatti in questi anni, che hanno provocato il gap fra Quinzi e i suoi coetanei (che batteva) ora gia’ saldamente in top 50. Ma come dici giustamente tu, l’eta’ e’ ancora dalla sua parte. Due Challenger vinti in un mese non sono affatto male. Siamo ottimisti 😉

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