Andre Agassi incorona il nuovo re del Roland Garros: “Alcaraz ha tutte le qualità dei Big 3”

Andre Agassi esalta Carlos Alcaraz dopo la vittoria al Roland Garros 2025: “Ha più qualità di Federer, Nadal e Djokovic”. Un ritratto del nuovo re del tennis mondiale.
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Una finale epica e un’investitura leggendaria

La finale del Roland Garros 2025 ha segnato un punto di svolta nella storia del tennis. Carlos Alcaraz, già campione in carica, ha difeso con successo il titolo parigino contro Jannik Sinner, in quella che è stata definita da molti come una delle finali più belle e combattute di sempre. Una sfida durata cinque ore e ventinove minuti, decisa al tie-break del quinto set, che ha mostrato non solo il talento tecnico dei due giovani protagonisti, ma anche la loro resilienza mentale ai massimi livelli.

Sotto di due set e con tre match point annullati, Alcaraz ha completato una rimonta spettacolare, dimostrando ancora una volta di possedere una combinazione di qualità rara persino tra i più grandi campioni della storia.

Agassi: “Carlos ha tutte le qualità dei Big 3, forse anche di più”

Ad aggiungere ulteriore peso a questa affermazione storica è stato Andre Agassi, leggenda del tennis mondiale, che ha premiato Alcaraz al termine della partita. Intervistato dopo la cerimonia, l’ex numero uno del mondo ha pronunciato parole che hanno fatto rapidamente il giro del mondo: “Carlos Alcaraz si muove come un UFO sul campo, non gioca sulla difensiva anche quando è nell’angolo, ha tutte le qualità dei Big 3, forse anche di più.”

Un paragone che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato azzardato, ma che ora inizia ad apparire sempre più fondato. Agassi ha analizzato il gioco del murciano in modo dettagliato, spiegando come la velocità difensiva di Alcaraz sia pari, se non superiore, a quella di Novak Djokovic, mentre la sensibilità e il tocco ricordano da vicino quelli di Roger Federer. Infine, ha sottolineato come lo spagnolo sia in grado di esprimere potenza e rapidità tipiche di Rafael Nadal, riuscendo spesso a superare anche questi riferimenti assoluti in alcuni segmenti del gioco.

Il futuro si chiama erba

Nonostante il trionfo sulla terra rossa, Agassi ha sorpreso molti indicando un’altra superficie come quella ideale per Alcaraz: “Il suo terreno migliore è l’erba, non per le sue variazioni, ma perché la velocità della palla cala meno per lui rispetto agli avversari.” Un’analisi che rafforza l’idea di un tennista completo, capace di adattarsi a ogni contesto e di eccellere in ognuno di essi.

Con alle spalle già cinque titoli Slam a soli 22 anni, il campione spagnolo guarda ora a Wimbledon, dove cercherà di conquistare il terzo titolo consecutivo. Una sfida che, se portata a termine, lo avvicinerebbe ulteriormente a quei mostri sacri del tennis ai quali oggi viene paragonato — e che, secondo Agassi, potrebbe presto superare.

Un’eredità pesante, ma non impossibile

Il confronto con Federer, Nadal e Djokovic rimarrà inevitabile per ogni talento emergente, ma nel caso di Alcaraz, questo paragone inizia a sembrare più una realtà che un’aspettativa. Il suo stile di gioco aggressivo, unito a una fiducia incrollabile nei propri mezzi, è ciò che lo rende così speciale. Come ha sottolineato Agassi, “Crede così tanto nei suoi colpi che non si tira mai indietro, nemmeno quando lo costringi all’angolo.”

In un’epoca in cui il tennis cerca nuovi riferimenti dopo il tramonto dei Big 3, Carlos Alcaraz sembra pronto non solo a raccoglierne l’eredità, ma anche a scrivere un capitolo completamente nuovo nella storia di questo sport.

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