Andy Murray e la presenza in Australia: facciamo chiarezza

Alcune testate inglesi alimentano i dubbi sulla presenza del proprio numero uno in Oceania. Cerchiamo di fare luce sulla questione.

Andy Murray non mette piede sul terreno di gioco di un torneo esattamente dal 12 luglio 2017 (eccezion fatta per il 7 novembre, in cui giocò un’esibizione a Glasgow contro Federer), data in cui perse in cinque set a Wimbledon contro Sam Querrey. E dai prati dell’All England Club, in realtà, ancora non si è mosso; lo scozzese avrebbe infatti dovuto passare il Natale con la propria famiglia in Australia, per acclimatarsi in vista di giocare a Brisbane e Melbourne. E invece, Andy in questi giorni si sta allenando nel ridente quartiere di Londra, in cui trascorrerà le prossime festività. Come è noto, lo scozzese è affetto da un problema all’anca, che ha deciso di non operare consigliato dai suoi medici di fiducia, i quali hanno supposto, appunto, che il dolore sarebbe rientrato da sé.

È bene, comunque, chiarire nel rispetto di tutti i sostenitori di Murray, che lui giocherà i tornei che si era prefissato, almeno per ciò che riguarda la prima parte di stagione: la permanenza più duratura del previsto in Europa non condizionerà la presenza prima a Brisbane, e poi, soprattutto, agli Australian Open. È tuttavia assodato, però, che il suo cambio di programma possa far pensare che davvero qualcosa non stia andando per il verso giusto: il nome dello scozzese non è comparso nell’elenco dei doppisti (ormai chiuso) iscritti a Brisbane, e nemmeno, ad oggi, in quello dei singolaristi. L’entourage del giocatore ha fatto in realtà trapelare che l’iscrizione al torneo in preparazione degli Australian Open arriverà in tempo utile. Potrebbe essere quindi logico pensare che Andy abbia posticipato la data di partenza verso l’Oceania solo per motivi famigliari, dato che è da poco diventato papà per la seconda volta.

L’unico dato di fatto che abbiamo rispetto alle condizioni fisiche di Murray è la partita di esibizione di cui sopra, che comunque risale a un mese e mezzo fa, in cui alcune malelingue riportano di un tennis al di sotto dei consueti standard del numero uno inglese, che è apparso a tratti ancora zoppicante (anche se in modo meno evidente rispetto a ciò che si era visto nei cambi di campo, nel luglio scorso, Wimbledon).

In ogni caso, Andy giocherà a Melbourne da numero 16 (o 17) del mondo: ci sarà da divertirsi, fidatevi. 

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