Atp Cordoba: Darderi batte Hanfmann e vola in semifinale

Al 250 di Cordoba, il classe italiano 2002 Luciano Darderi conquista la sua prima semifinale in un torneo del circuito maggiore

Italia sugli scudi al torneo ATP 250 di Cordoba. Luciano Darderi, ventunenne di origini argentine, sta giocando senza ombra di dubbio il suo miglior tennis di sempre, accedendo per la prima volta in carriera in semifinale in un evento del circuito maggiore.

Superate brillantemente le qualificazioni dell’evento albiceleste, sconfitto al primo turno il cileno Thomas Barrios Vera, il classe 2002 azzurro ha pensato bene di non cullarsi sugli allori e al secondo round dell’evento sudamericano ha battuto in veste di underdog l’austriaco Sebastian Ofner, quarta testa di serie del seeding e n° 38 del Ranking ATP. Nuovo avversario sul cammino di Darderi, l’esperto giocatore tedesco Yannick Hanfmann, 32 anni, n°59 del mondo, decisamente competitivo sul mattone tritato.

Il tennista teutonico ha raggiunto l’italiano ai quarti di finale dell’evento argentino, superando il peruviano Juan Pablo Varillas in tre set e in due giorni di lotta, dato che ieri il loro incontro è stato sospeso per pioggia. Fornita la doverosa cornice del match italo-tedesco, dipingiamo finalmente il quadro della partita, che ha visto trionfare il giovane tennista azzurro con il punteggio di 7-6 6-1 in 1 ora e 38 minuti. La vittoria regala a Darderi addirittura la sua prima semifinale ATP in carriera dove incontrerà l’argentino Sebastian Baez, n°26 del Ranking ATP e testa di serie n° 2 del seeding, che si è facilmente sbarazzato del connazionale Facundo Diaz Costa con il punteggio di 6-3 6-1.

Nel primo set comincia a servire l’azzurro. I giochi scorrono veloci, rispettando senza scossoni di sorta l’ordine di battuta: sul 4-4, tuttavia, quasi all’improvviso, la partita si infiamma. Il tedesco si procura ben cinque palle break, di cui la prima con un pregevole dritto incrociato in risposta, che tuttavia Darderi annulla con un coraggioso schema servizio-dritto sulla seconda palla di battuta. La seconda palla break nasce e muore con un errore per parte dei due tennisti, mentre la terza se la crea il tedesco con un bel rovescio lungolinea all’incrocio che Luciano annulla con un ace provvidenziale. Come in precedenza, la quarta palla game nasce e muore con due errori dei giocatori ma altri due gratuiti consecutivi di dritto dell’azzurro consegnano il primo break dell’incontro ad Hanfmann.

Tuttavia il giocatore italiano è argentino d’origine e quindi la garra appartiene per natura al suo DNA tennistico. Parte aggressivo in risposta, costringe all’errore il tedesco, e dopo uno scambio in cui Luciano varia molto con il rovescio, costringe il teutonico a sprecare, affossando la palla in rete. Sul 15-40, Darderi comanda col dritto e induce nuovamente il tedesco al passo falso, portandosi in parità sul 5-5. Nel game successivo, il tedesco trascina il giovane italo-argentino ai vantaggi, ma un nastro benevolo e un dritto incrociato sulla linea regalano il 6-5 all’azzurro. Il tie break sembra ormai la logica conclusione del parziale ed infatti dopo il 6-6 agguantato da Yannick , proprio il tie deciderà l’esito del primo set: se fino ad ora il numero 7 del seeding aveva sbagliato il giusto, sul più bello invece il tennista del nord si scioglie come neve al sole e commette errori su errori, tra palle corte senza logica, dritti in scambio sbagliati e rovesci d’approccio affossati in rete. Se a questo disastro tennistico sommiamo la mancata collaborazione di Darderi che regala poco e niente, il 7-2 finale è la naturale conseguenza di quanto visto nel tie break.

Il secondo set è una quasi una mattanza. Darderi sale in cattedra mentre il tedesco, stordito, finisce dietro la lavagna in castigo. Serve Hanfmann ed è subito break: tre errori del tedesco ed un passantone incrociato di dritto di Darderi gli regalano l’1-0. Il 2-0 arriva facile, grazie anche ad un fantastico passante quasi no-look di dritto in recupero e una palla corta millimetrica dell’azzurro. Hanfmann serve ma è chiaramente in affanno e subisce il secondo break consecutivo, certamente a causa dei suoi errori ma soprattutto per merito di punti molto belli confezionati dal nostro ragazzo, come un passante incrociato stretto di dritto e una gran riposta al servizio del tedesco. Nel quarto game, Yannick ha un sussulto di orgoglio e con un fantastico rovescio lungo linea si regala palla break che pero’ spreca malamente.

Darderi molto generosamente gliene concede un’altra commettendo un errore non forzato e con un dritto lungolinea un po’ contestato dall’italiano, l’esperto tennista germanico si porta sul 1-3. Tuttavia Luciano non ci pensa per nulla a far rientrare in partita il suo avversario. Un rovescio lungolinea meraviglioso del nostro ragazzo, uno scambio rocambolesco a rete chiuso malamente con un tweener “ciccato” da parte del del tedesco, un altro suo errore in fase di scambio e un drop shot senza senso mal giocato regalano il 4-1 a Darderi. Dopo il facile 5-1 per l’italiano, il classe 1991 di Karlsruhe serve per cercare di allungare il match.

Purtroppo per lui, Luciano ha idee diverse e ha voglia di mandare in doccia il suo avversario quanto prima. Un pallonetto beffardo dopo una schermaglia a rete ed un paio di errori ormai di routine del tedesco regalano 3 match point al nostro giovane virgulto: Hanfmann non ci sta e riesce ad annullarli uno ad uno, complici una proiezione a rete, che costringe ad un passante complicato l’italiano, e due topiche di dritto di Luciano. Ormai però da tempo il tedesco non è più lucido e con due svarioni di dritto di Hanfmann, Luciano Darderi si aggiudica il game, il set ed il match ma soprattutto centra la sua prima semifinale in carriera nel circuito maggiore.

Il giovane talento azzurro ha giocato molto bene ed in maniera matura nonostante la giovane età: ha tenuto duro nei momenti complicati, sbagliando meno dell’avversario e difendendosi bene sotto attacco. La strategia di gioco è stata quella di proporsi in fase offensiva appena si presentasse l’attimo propizio, cercando di essere molto profondo coi colpi e muovendo il più possibile il suo rivale. Ha servito piuttosto bene con il 64% di prime in campo che hanno reso il 74% di punti vinti in battuta, il tutto condito con 5 ace.

Questo bel risultato attesta nel contempo da un lato la sua notevole crescita come giocatore e dall’altro il suo potenziale tennistico ancora tutto da esplorare. Come dicevamo, ora l’azzurro in semifinale se la vedrà ancora da underdog con il tifo avverso del pubblico e soprattutto con l’idolo di casa, il forte 23enne argentino Sebastian Baez: per quanto visto finora, tuttavia, sognare la conquista della finale del torneo sudamericano non è certo un atto di superbia tennistica.

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