ATP Rio: Fognini si inchina a Ferrer

Si è arrivati all'epilogo del torneo brasiliano di Rio con una finale un po' inaspettata. Infatti si trovano ad affrontarsi David Ferrer, lui sì prevedibile, e Fabio Fognini, che nella partita di ieri notte ha battuto il campione in carica del torneo, Rafael Nadal.

Si è arrivati all’epilogo del torneo brasiliano di Rio con una finale un po’ inaspettata. Infatti si trovano ad affrontarsi David Ferrer, lui sì prevedibile, e Fabio Fognini, che nella partita di ieri notte ha battuto il campione in carica del torneo, Rafael Nadal.

Fognini gioca oggi la nona finale in carriera, per quanto riguarda il singolare, a poche settimane di distanza dal titolo vinto agli Australian Open, in coppia con Simone Bolelli. Il numero 10 del ranking ATP conduce per 7-0 negli scontri diretti, per la verità nella maggior parte dei casi si è trattato di vittorie facili.

Le condizioni di gioco e meteorologiche hanno messo alla prova i tennisti per tutto l’arco del torneo e anche la resistenza fisica fa la sua gran parte nell’esito delle partite. Alla fine prevale la solidità dello spagnolo che fa suo il torneo vincendo la finale, lasciando solo cinque game al suo avversario. Lo score finale recita 6/2 6/3 in favore del più esperto David Ferrer.

Si inizia con Ferrer al servizio che fa suo il primo quindici dell’incontro grazie a un ace. Senza troppi problemi lo spagnolo fa suo il primo game della partita, sfruttando alcuni grossolani errori di Fognini. Nel suo game successivo di servizio l’italiano chiama spesso l’avversario a rete, vincendo in questo modo diversi punti. Si arriva subito alla parità ed è costretto a ricorrere ai vantaggi per tenere la battuta.

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Nel quarto gioco Fognini sembra essere partito un po’ col freno a mano tirato andando subito sotto 0-30. Due punti dopo arrivano le prime chanche di break per lo spagnolo. Dopo aver annullato la prima grazie a un dritto riporta il punteggio in parità grazie a un servizio al corpo. Nonostante ciò concede un’altra occasione annullata anche in questo caso. Ferrer corre, come suo solito, molto e cerca di trasformare la sua solidità difensiva in fase d’attacco. Sulla parità Fognini commette il suo primo doppio fallo del match e con un colpo affossato a rete consegna il break nelle mani del valenciano.

Nel gioco immediatamente successivo Ferrer sul 30 pari non calibra bene la volée e fornisce un assist al genovese che si procura la palla del controbreak, puntualmente vanificata con una risposta ampiamente larga. Troppi, troppi errori e dalla possibilità di tornare in corsa si va sul 4-1 Ferrer. La solidità dell’iberico fa paura e conquista un punto dopo l’altro guadagnandosi una chanche di allungo ulteriore. Non riesce tuttavia a concretizzarla e dopo un fallo di piede (sì, alcuni lo chiamano) l’italiano riesce a far suo il sesto gioco.

Fognini dopo un ottimo vincente di rovescio perde un clamoroso punto e tanto per rispettare la tradizione sbatte la racchetta al suolo prendendosi gli ululati del pubblico brasiliano che non sembra gradire affatto la scena. Il ligure ora serve per rimanere nel set e ha una chanche per il 3-5. A 2 metri dalla linea spara il dritto fuori e deve ricorrere ai vantaggi, dove dilapida subito il primo punto commettendo il dodicesimo errore di dritto e concede un set point all’avversario. Secondo foot fault del set e nel proseguo del punto finisce per sbagliare in lunghezza.

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Tra gli illustri personaggi ad assistere alla finale vengono inquadrati a fine set Guga Kuerten e Nazario da Lima, meglio noto come Ronaldo, o Fenomeno. Il secondo set dopo la pausa di rito riparte, come il primo, con David Ferrer al servizio e similmente vince agevolmente il gioco. Il set prosegue ma al terzo gioco si va ai vantaggi, e Fognini può passare avanti grazie alla palla break concessagli dall’iberico. Il valenciano sale in cattedra e mette a segno tre punti consecutivi portando a casa il game fatidico.

Il game successivo parte subito in salita per Fognini che si ritrova 0-30 e successivamente concede due palle break al suo avversario. Annulla però la prima con una prima esterna e la successiva con un bel dritto a sventaglio. Lo spagnolo non si perde d’animo e conquista immediatamente un’altra occasione per passare a condurre. Neanche questa volta riesce a far suo il game ma riesce comunque a guadagnarsi un’altra chance. Racchetta sbattuta e warning per Fognini che stasera non riesce proprio a concentrarsi.

Ferrer riesce questa volta a passare e si appresta a servire sul 3-1. La solidità messa in campo da Ferrer è diversa da quella che si è potuta vedere negli altri turni del torneo, in cui è risultato a tratti vulnerabile. In men che non si dica si porta sul 4-1, sfruttando molto anche il servizio al corpo, senza che Fabio riesca a leggere bene queste traiettorie.

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Fognini sembra aver gettato la spugna sbagliando anche colpi per lui piuttosto facili. Il 32enne di Javea non lascia niente all’avversario e si guadagna le ennesime palle break. Grazie a un recupero su una palla corta allunga ulteriormente il gap portandosi sul 5/1, con la possibilità di chiudere con il proprio servizio nel game seguente. Così non è, visto che ora Ferrer concede tre palle break consecutive e Fognini e alla terza occasione “accorcia”, per così dire, le distanze.

Dopo che Fabio ha vinto il game successivo lo spagnolo con palle nuove serve per la seconda volta per il match. Si arriva al match point ma Fognini annulla prontamente. L’iberico ha una seconda occasione e la sfrutta a dovere facendo suo il game, set e match.

Di Simone Marasi

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