Atp Umago, Newport, finali: troppo Rublev per Paolo Lorenzi. John Isner trionfa in Usa

In Croazia 19enne russo batte con un netto 6-4 6-2 e a suon di vincenti il tennista senese, che non ha nulla da rimproverarsi: il campioncino NextGen vince il suo primo titolo Atp ed entra fra i primi 50 al mondo. Negli Stati Uniti il tennista di casa batte Matthew Ebden e vince il titolo per la terza volta.

Un anno fa, sulla terra del torneo Atp 250 di Umago (Croazia) vedevamo trionfare il nostro Fabio Fognini, che cede il trono a un giovane futuro campione russo, di appena 19 anni e appena entrato nella top-50: Andrej Rublev. Forse tra qualche anno ci ricorderemo di questa finale, di come il rosso nato a Mosca aveva battuto in tre set proprio il nostro Fabio ai quarti di finale e poi, nell’ultimo atto, un altro azzurro, Paolo Lorenzi, con un 6-4 6-2 in un’ora e 17 minuti.

PRIMO TITOLO ATP – Il punteggio di oggi avrebbe potuto essere molto più severo. La superiorità di Andrej è stata manifesta dall’inizio alla fine della partita, mentre l’eroico 35enne senese ha fatto anche troppo per ritardare una fine segnata. A volte è strano, il destino: Rublev non ci doveva nemmeno giocare, nel main draw del torneo di Umago. Era stato battuto alle qualificazioni ed era entrato come lucky loser grazie al ritiro di Borna Coric. E da lucky loser ha vinto questo torneo (l’ultimo era stato Rajeev Ram a Newport), nella sua prima finale Atp in carriera. Dopo aver piegato veterani esperti come Berlocq, Fognini e il tennista di casa Ivan Dodig, Rublev ha fatto un’altra performance perfetta: 75% per cento dei punti vinti con la prima di servizio (nel match cederà solo un break), bordate continue di dritto e rovescio che hanno spezzato la difesa del senese costringendolo a remare dal fondo. Grazie a questa vittoria, da domani Rublev sarà tra i primi 50 tennisti del mondo, alla posizione n. 49 (mentre svanisce il sogno del best-ranking al n. 33 per il senese e il secondo titolo in carriera). Siamo sicuri però, che se il russo sistemerà qualche nervosismo sul piano mentale e affinerà un po’ di tecnica (soprattutto a rete, dove la troppa irruenza lo ha spesso portato a fare qualche disastro), lo vedremo presto in alto nella classifica, a lottare per i tornei che contano.

Andrej Rublev con il trofeo del torneo Atp di Umago 2017.
Andrej Rublev con il trofeo del torneo Atp di Umago 2017.

CAPOLAVORO RUBLEV – Tremendamente calmo, con freddezza tipicamente russa e lo sguardo già scavato e malinconico che ricorda un personaggio di Dostoevskij, Andrej Rublev parte al massimo sin dall’inizio. Letale al servizio, esplosivo di dritto e rovescio dal fondo, non ha lasciato un attimo di respiro all’italiano, che non ha trovato armi per contrastarlo. Lorenzi ci ha provato, soprattutto all’inizio del secondo, a spezzare il ritmo, confonderlo con ‘moonball’, slice e cercando di farlo venire a rete, zona dove certo il russo non si trova a suo agio. Ma la mente del russo non ha quasi mai tentennato nella sua corsa verso il traguardo finale. Il moscovita infatti strappa il primo break nel terzo gioco, a 15, complice qualche errore dell’italiano; il secondo break arriva a 30 nel quinto gioco grazie a un ennesimo splendido vincente. Sul 4 a 1 il giovane si rilassa un po’ e Paolo ne approfitta per riprendersi uno dei due break e risalire 4-3 e poi 5-4. Qui Rublev, chiamato a servire per il match, commette due errori clamorosi e si porta 0-30. Poi però risale, complice un brutto gratuito di Lorenzi, e si aggiudica il set per 6-4. Molto meno lottato il secondo set: il break arriva nel quinto gioco: dal 3 a 2 Rublev mette in fila 3 game consecutivi (breakkando dopo essere stato sotto 40-0 nel settimo gioco) e chiude game, set e incontro.

ATP 250 Umago (terra rossa) – Finale:

A. Rublev b. P. Lorenzi – 6-4 6-2

John Isner in azione
John Isner in azione

ISNER FA IL TRIS – Sull’erba di Newport, lo statunitense ritorna alla vittoria dopo un periodo di crisi di risultati e vince il suo 12esimo titolo in carriera, il terzo del torneo americano. Il 32enne ha la meglio sull’australiano Matthew Ebden con il punteggio di 6-3 7-6(4) senza offrire palle break e mettendo a segno 15 ace, dati simili a quelli che lo avevano portato al trionfo nelle precedenti partite. Ebden, arrivato alla prima finale in carriera, inizia un po’ tentennando e John sfrutta subito alcuni errori di troppo per mettere a segno l’unica palla break di tutto l’incontro nel secondo game e passare avanti. Il primo parziale finisce 6-3 in appena 24 minuti. Combattutissimo il secondo set, che procede in equlibrio fino al tie-break, dove Big John passa avanti prima 4-2 e poi 6-3 per poi chiudere 7 a 4.

Atp 250 Newport (erba) – Finale:

J. Isner b. M. Ebden –  6-4 7-6(4)

0 comments
    1. ….e mena sempre….chi gioca sa cosa significa, tiri due mine fuori e cominci a palleggiare, tirare sempre meno. Questo sempre in spinta, mai una flessione, solidità pazzesca. Fabio diceva da Play Station…TOP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Detected!!!

We have detected that you are using extensions to block ads. Please support us by disabling these ads blocker.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock