Battuto Alcaraz in rimonta a Miami: Sinner si prende la rivincita e la finale con Medvedev

In Florida il nuovo classico del tennis è di Jannik, che domenica giocherà la sua seconda finale in un Masters 1000. Daniil batte Khachanov in tre set

Jannik Sinner si prende la rivincita su Carlos Alcaraz e giocherà la sua seconda finale in un Masters 1000, entrambe a Miami. L’azzurro ha battuto in rimonta il numero 1 al mondo con il punteggio di 6-7 6-4 6-2, e si giocherà il titolo con Daniil Medvedev, vincitore del derby russo con Karen Khachanov per 7-6 3-6 6-3.

Una partita, quella tra Sinner e Alcaraz, a tratti bellissima, a tratti con errori e passaggi a vuoto, ma che ha esaltato il pubblico di Miami, e chiunque sia rimasto sveglio per seguirla. Sinner parte fortissimo, non è favorito e partire in vantaggio sarebbe importante. Così è, e sul 2-1 in suo favore l’azzurro allunga. Sul 4-1 15-30, e servizio Alcaraz, Jannik può pensare di chiudere il set ma sbaglia uno smash molto doloroso. Da lì in poi arrivano i game probabilmente più belli della partita, e coincidono con la rimonta di Alcaraz. A poco serve, se non a rifare gli occhi a noi e al pubblico dell’Hard Rock Stadium, e a farci capire quanto questi due ragazzi siano forti, lo scambio dell’anno, vinto da Sinner. Sul 5-5 c’è anche il sorpasso di Carlitos, che va a servire per il set. Sinner sbaglia una volée sanguinosa sul 30-30 ma non la paga. Lo spagnolo commette doppio fallo sul set point, il game prosegue e successivamente ne commetterà anche un altro. Alla fine c’è il contro-break, e, come ad Indian Wells, il tie-break. Sempre come ad Indian Wells, e sempre per 7 punti a 4, il tie-break però, e il primo set, li vince Alcaraz.

A differenza di quanto accaduto in California è Sinner ad allungare ad inizio secondo parziale, 2-0. Il vantaggio però dura poco, anzi sembra un momento di difficoltà fisica per Jannik, che ogni tanto si stira. 3 game consecutivi per il tennista di Murcia. È un momento complicato e delicato, ma l’altoatesino lo gestisce e lo supera, annullando sul 3-4 due palle break che avrebbero portato Alcaraz a servire per il match. Sul 4-4 c’è un improvviso passaggio a vuoto del numero 1 al mondo, che consegna a Sinner il break, e l’opportunità di servire per il secondo set. Jannik non si fa pregare, non trema, e porta il match al terzo.

Il pubblico accoglie con un tripudio l’inizio del set decisivo, ma in Carlos c’è qualcosa di diverso, e perde immediatamente la battuta. Questa volta i problemi fisici sono i suoi, e l’azzurro è 2-0. Progressivamente Alcaraz si riprende, ma Sinner è bravo a conservare il vantaggio. Sul 3-2 annulla due occasioni di contro-break e sul 4-2, complici altri errori dello spagnolo, Jannik allunga, e chiude 6-2.

Forse Sinner in assoluto non è al livello di gioco di Alcaraz, ma ha dimostrato di essere più continuo, e di, come il suo amico e rivale, non porsi limiti. Domenica alle 19 ora italiana si troverà davanti un altro ostacolo altissimo, un avversario che non ha mai battuto, Daniil Medvedev, ma Jannik punta sempre più in alto.

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