Bentornata Napoli: un Challenger ricco di storia

Napoli torna protagonista di un torneo ATP grazie al lavoro di Cosimo Napolitano e Riccardo Villari di Luciano de Gregorio

Dopo 5 anni ritorna il tennis nel capoluogo campano con un Challenger 80, che ha visto sfidarsi tanti giocatori, italiani e non, alla ricerca di punti preziosi per scalare la classifica.  Jozef Kovalik, vincitore del torneo del 2016, cede il testimone all’olandese Griekspoor, che conquista il secondo challenger di fila, senza lasciare set in finale a Pellegrino. I veri vincitori però sono stati gli organizzatori, che sono riusciti a togliersi diverse soddisfazioni. 

La prima è stata sicuramente quella di riportare in vita un torneo che ha visto trionfare campioni del calibro di Pietrangeli, Nastase, Ferrero, Gasquet e Ferrer, un torneo che rischiava di diventare semplicemente un ricordo. La seconda grande soddisfazione la ha regalata loro il pubblico, che ha risposto presente, prendendo d’assalto il circolo nella settimana del torneo. 

Nelle 8 giornate di gara, infatti, l’ATP ha stimato un totale di 12.000 spettatori che hanno deciso di sfidare il maltempo per assistere alle giocate dei tennisti impegnati. Dati confermati anche dagli organizzatori che ringraziamo per averli condivisi con noi. 

La terza, con un po’ di aiuto extra, è stata invece quella di riuscire a vincere il maltempo che ha messo a dura prova la città partenopea e i campi in terra rossa del Tennis Club Napoli, costringendo l’organizzazione del torneo a rimandare alcuni match.

L’entry list, a causa della concorrenza delle qualificazioni del master 1000 di Indian Wells, prevedeva solo un top 100, ma non per questo era meno importante. Infatti ad attirare l’attenzione ci hanno pensato i giocatori di casa come i giovani Flavio Cobolli, Luca Nardi e Matteo Arnaldi, o i più esperti Travaglia, Pellegrino, Vavassori e Moroni. Tutto il tifo però era per il campano e padrone di casa per l’occasione Brancaccio che, spinto proprio dal suo pubblico, è arrivato ai quarti di finale partendo dalle qualificazioni.

Se il singolare è volato in Olanda, quello del doppio è rimasto Italia, almeno per metà. Andrea Vavassori è riuscito, in coppia con il tedesco Dustin Brown, nell’impresa di conquistare il titolo senza concedere neppure un set. Arma in più della coppia italo-tedesca è stata la maggiore esperienza rispetto agli avversari, con i due che avevano già giocato insieme in questa stagione, conquistando anche il titolo a Tulln, in Austria, lo scorso mese.

Quest’edizione della Tennis Napoli Cup non ha intenzione di restare un caso isolato, e la speranza è quella di poter ritornare stabilmente nel calendario ATP puntando anche sull’ottima risposta dei tifosi. E visto che l’appetito vien mangiando, lo Staff del torneo sui propri canali social ha già dato appuntamento al prossimo anno. Resta solo da capire in quale slot del calendario si potrà inserire, se manterrà le date di quest’anno o se ritornerà alla collocazione delle precedenti edizioni, quando si scendeva in campo ad inizio Aprile.

Luciano de Gregorio

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