Ci sono atleti di cui si dice ne nascano uno ogni cento anni, Rafa Nadal è uno di questi tra i tennisti più forti della storia ha segnato insieme al rivale di sempre Roger Federer l’era più brillante del tennis mondiale.

Da bambino era appassionato di tennis ma anche di calcio (è tifosissimo del Real Madrid n.d.r.) per fortuna però scelse la racchetta e non il pallone, impugnandola con la mano sinistra perché come gli spiegava lo zio Toni i mancini danno terribilmente fastidio agli avversari. Avversari che iniziò ad infastidire dalla tenera di età di otto anni quando vinse il suo primo torneo, a diciotto al primo anno da professionista conquistò la Coppa Davis con la nazionale spagnola diventando il più giovane vincitore della competizione. Ma il più illustre avversario infastidito da Rafa fu un certo Roger Federer che vide nel mancino di Manacor l’unico in grado di ledere le certezze del suo talento indiscutibile. Tra lo svizzero e Nadal nacque una rivalità che ha scritto pagine indelebili di storia consacrandoli come i tennisti (forse) più forti di sempre. Rafa ha frantumato record, vittore e certezze del collega elvetico che senza lo spagnolo avrebbe vinto probabilmente il doppio dei propri trofei. In questi giorni Nadal è impegnato al Roland Garros torneo di cui è il re per eccellenza, dove vanta tredici vittorie e dove cercherà la quattordicesima gemma dopo aver detronizzato, l’altro eterno rivale, Novak Djokovic in un’epica sfida ai quarti di finale.

Ma Rafa non è solo un tennista leggendario, in Spagna è forse l’atleta più rappresentativo tanto che il giorno del suo compleanno il governo spagnolo ha istituito la giornata mondiale del tennis. Di Rafa piace il suo essere estremamente normale, legatissimo alla sua Manacor ha sposato nel 2019 la fidanzata storica Maria Francisca e vissuto la sua vita privata sempre lontano dai riflettori.

Vedremo se Parigi sarà ancora sua, buon compleanno Rafa.