5. Australian Open, ottavi di finale: Tennys Sandgren batte Dominic Thiem 6-2 4-6 7-6 (4) 6-7 (7) 6-3
Il tennista americano, prima di questo exploit a Melbourne, era praticamente sconosciuto al grande pubblico; infatti chi lo ha visto per la prima volta in TV ha pensato ad un clone di David Nalbandian, tanto è marcata la somiglianza. Ma Tennys Sandgren ha mostrato in questo slam di essere un giocatore mai sottovalutabile, con dei limiti tecnici sì, ma certamente non incapace di giocare bene e aggressivo. Dominic Thiem, in questa partita, doveva e poteva vincere, ma il suo tennis angosciante, per i temibili e inappellabili campi in cemento, non gli permette di essere letale quando serve, perché la propensione a commettere un non-forzato nei momenti clou lo conduce spesso verso incredibili disfatte, come in questo caso. Per Sandgren questo risultato ha rappresentato un’occasione irripetibile che si interromperà ai quarti contro il fenomeno Chung, capace come lui di estromettere dal torneo il sei volte campione Djokovic.