Federer dice addio alla Nike, vestirà Uniqlo

Il divorzio era nell'aria. Si vociferava da qualche settimana dell'imminente cambio di sponsorizzazione per il fuoriclasse svizzero: dopo 24 anni di sodalizio, Roger Federer abbandona il marchio americano Nike per vestire Uniqlo. Sul piatto, un'offerta che non poteva rifiutare.

A Wimbledon comincia una nuova storia, dai contorni non esattamente romantici.

Dopo alcune settimane di rumors e voci di corridoio, che avevano incuriosito gli addetti ai lavori e non solo, è infine arrivata l’ufficialità: Roger Federer, dopo essersi presentato in sala stampa in ambiti “civili” (per la prima volta senza marchio Nike), nel match del primo turno del sacro Slam londinese contro Lajovic ha vestito il suo nuovo marchio Uniqlo, e lo farà per i prossimi 10 anni, anche dopo il ritiro.

Un vero e proprio terremoto per la Nike: la azienda statunitense, che aveva sotto contratto lo svizzero da ben 24 anni, quando era ancora una giovane promessa, perde uno dei propri testimonial di punta. Federer infatti, ritenuto da molti il più grande tennista di tutti i tempi, è sicuramente fra i giocatori con il maggior numero di fan in giro per il mondo e capace di smuovere ogni anno milioni di dollari in merchandising.

Alla base del divorzio, ovviamente, questioni meramente economiche. Sembra che da diverso tempo non scorresse buon sangue fra Tony Godsick, il potente agente dello svizzero, e la stessa Nike, che in questi mesi di trattative dalla scadenza del contratto fra le parti (avvenuta il 1 marzo) non sembrava intenzionata ad un ritocco particolarmente faraonico dell’accordo. Il team dello svizzero era infatti alla ricerca di un contratto più favorevole per il proprio assistito, che già percepiva un assegno da 10 milioni di dollari l’anno dall’azienda statunitense. L’offerta lanciata dalla Nike, secondo quanto riportato dal sito ESPN, sarebbe stata una importante espansione del noto marchio RF, dedicato interamente allo svizzero, ma le parti non hanno trovato l’incontro anche per l’inserimento in trattativa dei giapponesi Uniqlo, che hanno messo sul piatto un’offerta shock di 300 milioni di dollari per 10 anni.

Difficile rifiutare un’offerta del genere, che di fatto triplica il monte di entrate dalla sponsorizzazione tecnica per lo svizzero. Uniqlo ha inoltre garantito a Federer una serie di ulteriori concessioni che potrebbero ulteriormente produrre entrate per le casse del numero 2 del mondo: l’accordo infatti, previsto per 10 anni, rimarrà invariato anche dopo il ritiro dai campi dello svizzero, che, per quanto abbia vissuto negli ultimi due anni una nuova era della propria carriera tennistica, a un mese dal compimento dei 37 anni deve cominciare a fare i conti con l’imminenza del ritiro dai campi. Inoltre, dettaglio non trascurabile, Uniqulo ha garantito la possibilità al fuoriclasse svizzero di vendere alcune patch (toppe sponsor) sulla sua maglia, cosa che Nike non gli aveva mai permesso di fare. Rimane da capire il destino del marchio RF ora che l’accordo con la Nike si è chiuso, e quali calzature indosserà in futuro Federer (per adesso ancora Nike), dal momento che Uniqlo non produce scarpe. Nel frattempo la Nike ha fortemente scontato tutti gli articoli a marchio RF disponibili in catalogo.

Di certo, è un giorno storico per la guerra fra grandi marchi. La giapponese Uniqlo infatti è in grande espansione, con un giro di affari stimato per il 2020 di circa 29 miliardi di euro, che si avvicina pericolosamente a quello della stessa Nike, uno dei maggiori loghi sportivi del pianeta, con un fatturato di 40 miliardi all’anno.

Uniqlo, marchio sobrio e minimal ancora poco conosciuto in Italia ma che ha già sponsorizzato volti molto noti (primo fra tutti Djokovic fra il 2012 e il 2017), ha il merito di presentarsi al mondo anche come una “life company”, un marchio a forte impatto solidale: la scelta di Federer come testimonial di punta e come Global Ambassador (lo svizzero è da sempre impegnatissimo nella beneficenza in paesi poveri del mondo attraverso la propria fondazione) sembra far parte di una strategia a lungo termine di Uniqlo, incentrata in parte anche su una identità benefica, come ampiamente sottolineato nello statement dell’azienda giapponese. Come scritto dal fondatore e presidente della Uniqlo Tadashi Yanai in un post su Facebook immediatamente successivo alla ufficializzazione del nuovo accordo infatti “Federer è uno dei più grandi campioni della storia, il mio rispetto per lui va oltre lo sport”; Federer stesso ha poi avuto modo di ribadire di aver accettato il nuovo contratto proprio per combinare i rispettivi sforzi allo scopo di dare un impatto positivo al mondo.

Comincia così una nuova avventura per l’impero Federer col torneo di Wimbledon, di cui detiene il titolo e in cui potrebbe tornare ancora una volta numero 1 del mondo.

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