Federer e Nadal: due facce della stessa medaglia

Due campioni che di certo non hanno bisogno di presentazioni, artefici di carriere strepitose, tutte ancora in corso d’opera.

Una delle rivalità storiche che il tennis moderno ci ha regalato e che, per tanti anni ancora, resterà negli annali di questo sport, è senza dubbio quella tra Roger Federer e Rafael Nadal. Due campioni immensi, emblema dello sport con la racchetta, così agli antipodi stilisticamente parlando ma quasi o altrettanto vicini se si parla di successi. Da un lato abbiamo il tennista maiorchino, un agonista mostruoso, costruitosi grazie al tanto sudore versato, ai sacrifici e all’immensa dedizione. Dall’altro lato, invece, abbiamo king Roger, uno che sembra esserci nato con la racchetta in mano, dal talento immenso e dalla classe cristallina, un vero e proprio gioiellino insomma.

Una rivalità, la loro, da definirsi quasi epocale: se ti piace l’uno, non può piacerti l’altro. Nonostante questo, però, a prescindere dalla propria fede, non si può non riconoscere ad entrambi uno status che li accomuna: l’essere campioni. La mia fede, in tutte onesta, è per l’immenso re Roger! Ciò che Roger Federer è riuscito a raggiungere in questo sport potrà molto difficilmente essere eguagliato da qualsiasi altro giocatore attuale o futuro. 20 titoli dello slam, più di 100 titoli Atp, 6 finals, medaglie olimpiche e innumerevoli settimane trascorse all’apice del ranking mondiale. Questo è soltanto l’assaggio di quella che è stata e continuerà ad essere una carriera eccezionale. Tantissimi gli avversari affrontati, altrettanti quelli dominati nella varie finali disputate. Quello storico, però, che in tante occasioni lo ha fatto penare, è stato proprio il tennista spagnolo. Il saldo dello svizzero risulta essere in negativo in questo caso: 16 vittorie a fronte delle 24 sconfitte. C’è da chiedersi: “Perché Nadal mette così tanto in difficoltà Federer”.

Sanchez, in una recente intervista, ha cercato di dare una spiegazione personale a questo vero e proprio “fenomeno”: “ Nadal è un giocatore maestro del pensare punto dopo punto. Non gli interessa ciò che è successo prima, è sempre concentrato sulla palla successiva. E’ un combattente incredibile, che non cerca mai di darti la possibilità di scalfirlo. Non consente agli altri giocatori di sovrastarlo, non gli da e non vuole dargli alcuna chance. E’ un giocatore dotato di una grandissima solidità”. Sono proprio queste, per lui, le carte che spesso e volentieri il maiorchino ha messo in campo contro Roger, carte che, spesso e volentieri, hanno sortito l’effetto sperato. La maestria e la magia dello svizzero sono più volte rimaste intrappolate nella rete del gioco difensivo e assolutamente demotivante dello spagnolo, sempre pronto a ribattere qualsiasi tipo di palla, col caratteristico ed immancabile effetto “arrotato”. Speriamo che questi campioni continueranno ancora per molto a deliziarci sul campo. Mai come in questo periodo, il tennis ha assolutamente bisogno di loro!

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