Un talento che cresce, con i piedi per terra
Il futuro del tennis italiano ha il volto giovane e sereno di Federico Cinà, 18 anni appena compiuti, ma già protagonista di un percorso che lo ha portato dai campi di Tirrenia alle luci del Foro Italico. La sua presenza nel tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia 2025 non è solo il frutto di un talento promettente, ma anche di un progetto ben costruito, condiviso con il padre e allenatore Francesco Cinà, che lo accompagna passo dopo passo in questa delicata fase di transizione verso il tennis dei grandi.
“Si lavora per ottenere questi risultati, ma Federico sta andando oltre le aspettative”, ha ammesso con orgoglio il coach-palermitano in un’intervista a SuperTennis, sottolineando come le vittorie ottenute nei Masters 1000 di Miami e Madrid siano state tappe fondamentali nel percorso di crescita del figlio. Due successi che hanno rappresentato molto più di un semplice passaggio di turno: sono stati un banco di prova per misurare la maturità, la tenuta mentale e la voglia di apprendere di un ragazzo che sta dimostrando di avere le idee chiare.
L’esperienza prima del risultato
Cinà senior è consapevole che il livello del circuito ATP è ancora una montagna da scalare, ma il processo di apprendimento è avviato e prosegue con il giusto passo. “Abbiamo avuto la fortuna di giocare questi grandissimi tornei. Federico li ha vissuti in maniera stupenda, si è approcciato bene sia negli allenamenti che nelle partite, sia quelle vinte che quelle perse”, ha spiegato, evidenziando come ogni esperienza, anche negativa, sia un mattoncino utile a costruire il giocatore di domani.
A Roma, il messaggio è chiaro: niente pressioni, solo crescita. “Siamo qua soltanto per imparare. Si prova sempre a rubare qualcosa a questi grandi campioni”, dice Francesco, con la consapevolezza che l’habitat naturale di Federico è ancora in costruzione. Lo staff lavora su tutti gli aspetti tecnici, con particolare attenzione a servizio e risposta, fondamentali a questi livelli. “Il cantiere è ancora aperto”, confessa il coach, e il fisico in evoluzione lascia spazio a ulteriori miglioramenti.
Un ambiente che lo fa sentire a casa
L’inserimento nel gruppo dei giovani azzurri è stato fluido e positivo. Federico ha già avuto modo di allenarsi con Lorenzo Musetti, e anche a Madrid ha ricevuto il supporto caloroso degli altri giocatori italiani. “È un ambiente stupendo. Tutti lo stanno mettendo nelle condizioni migliori per sentirsi a casa”, racconta il padre, felice del clima che si respira nel circuito azzurro, in un momento in cui il tennis italiano vive un’autentica età dell’oro.
Fondamentale in questo percorso è anche il sostegno della Federazione Italiana Tennis e Padel, che ha concesso a Federico la wild card per Roma e supporta il suo sviluppo attraverso il centro tecnico federale di Tirrenia. “Nel 2025 abbiamo sposato questo progetto, ci appoggiamo tanto a Tirrenia. Federico vive tutto in modo molto sereno, prova sempre a dare il 100%, senza pensare al risultato”, ha concluso Francesco, lasciando intravedere il profilo di un atleta concentrato sul presente, ma con lo sguardo già rivolto al futuro.
La storia di Federico Cinà è ancora all’inizio, ma già parla la lingua dei grandi. In un tennis italiano che sforna talenti e alimenta sogni, il giovane “Pallino” sembra avere tutte le carte in regola per scrivere il proprio capitolo. Con il sostegno della famiglia, della federazione e dei compagni di circuito, e con un approccio umile ma determinato, la strada è tracciata. E Roma, in questo maggio azzurro, è solo una tappa, non certo il traguardo.