Raccattapalle e tennisti: un rapporto inscindibile a volte “colorato” da simpatici aneddoti 

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I raccattapalle, spesso chiamati in inglese “ball boys”o “ball girls”, in un torneo di tennis assumono un ruolo fondamentale. Il loro compito è quello di assistere i giocatori fornendo loro le palline, recuperando le stesse e  consegnandole ai giocatori durante le partite. 

Un cenno alle origini 

La figura del raccattapalle, come la conosciamo oggi, ha avuto origine negli anni ‘20 a Wimbledon, in Inghilterra, con la finalità di velocizzare il gioco. Prima che venisse introdotta la figura in questione, le palle venivano recuperate dai giocatori stessi, causando come conseguenza la creazione di pause e ritardi negli incontri. 

I raccattapalle protagonisti dei tornei di tennis 

I raccattapalle si pongono tra i protagonisti dei tornei di tennis. A volte passano in secondo piano ma in realtà svolgono un ruolo fondamentale per l’organizzazione degli stessi. Ogni anno, tra i molti tesserati delle scuole di tennis, per fare i raccattapalle ai migliori giocatori del mondo, vengono selezionati decine di giovani.

Coloro che vengono scelti devono seguire un corso per sincronizzare ogni movimento ed essere pronti a qualsiasi evenienza o richiesta, a coronamento del sogno di vedere dal vivo i loro idoli e provare a “rubare” loro qualcosa. Qualcuno riesce anche a scambiare qualche parola con i giocatori, conservando dei piacevoli ricordi. Fanpage riporta che un raccattapalle americano, attraverso la piattaforma Reddit, ha fatto delle rivelazioni su alcuni tennisti. 

In particolare i nomi dei più antipatici e di quelli più simpatici con i quali ha avuto contatti diretti in tre anni sui campi di Indian Wells “Ho avuto numerose esperienze davvero fantastiche e folli e sono felice di condividerle con chiunque sia curioso”, ha raccontato online, specificando non è una verità assoluta, ma un resoconto della sua personale avventura nel tennis. 

Il raccattapalle ha raccontato gli episodi più eclatanti e negativi accaduti a lui e ai suoi colleghi. “Il peggiore è stato Alexander Zverev che mi ha gridato contro per avergli dato la palla sbagliata anche se mi sembravano uguali. Stava perdendoNick Kyrgios ha quasi colpito in faccia il mio amico con la racchetta dopo una partita con Rafael Nadal

Cameron Norrie e lo stesso Alexander Zverev hanno entrambi gridato contro un ragazzo affetto da sindrome di Down. Alycia Parks continuava a dirci di “darle la ‘fottuta palla’Ben Shelton è scortese e sprezzante fuori dal campo, ed egocentrico quando giocaNovak Djokovic diventa impaziente quando perde e qualche volta si scaglia contro i raccattapalle, ma di solito lo fa con gli arbitri

Ci sono anche giocatori più simpatici e graditi, con i quali il raccattapalle si vorrebbe sempre ritrovare in campo. La migliore è Coco Gauff che ci ha chiesto di realizzare Tik Tok con lei, ma erano brutti e non li ha mai pubblicati. Nella lista dei più gentili ci sono anche Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Sono sempre simpatici: Stanislas Wawrinka, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Alex De Minaur, Maria Sakkari, Coco Gauff, Emma Navarro, Rafael Nadal (da novembre scorso ritiratosi n.d.r.), Casper Ruud, Emil Ruusuvuori, Ons Jabeur, Hubert Hurkacz, Ugo Humbert, Gael Monfils”. 

Un’altra lista è quella dei simpatici quando vinconoNovak Djokovic, Taylor Fritz, Alexander Zverev, Andrej Rublev, Alejandro Davidovich Fokina, Nick Kyrgios, e Fabio Fognini”. Si ricorda con piacere il “siparietto”con la raccattapalle diventata famosa per il gesto di galanteria di Jannik Sinner, lo scorso anno  a Indian Wells, quando si è fatto dare l’ombrello per ripararla dalla pioggia: 

La ragazza, di nome Caroline, è rimasta entusiasta per il resto della giornata. Lui le ha chiesto se giocasse a tennis e da quanto tempo e gradiva sapere come si muovessero in campo. 

Wimbledon ball boy secrets revealed: The best and WORST players - including Federer, Nadal | Tennis | Sport | Express.co.uk

Le testimonianze di alcuni raccattapalle agli Internazionali BNL d’Italia 

Alcuni raccattapalle presenti agli Internazionale BNL d’Italia hanno descritto all’agenzia di stampa Adnkronos la loro esperienza con i tennisti. Una ragazza ha raccontato: Sono stata in campo alla prima partita di Jannik Sinner, quando ha affrontato Mariano Navone al rientro dalla squalifica. Il Centrale era una bolgia, prima di entrare in campo avevo l’ansia e quando lo speaker ci ha annunciato mi sono venuti i brividi

E’ stata molta l’emozione di vedere da vicino il numero uno del mondo: “Per l’intera partita si continuava a ripetere ‘Forza Jannik’Quando è partita la ‘ola’ e lui era seduto in panchina l’ho visto sorridere. Sinner si è dimostrato un campione in campo e anche fuori: con noi è stato molto carino, era gentile. All’inizio non l’ho visto molto in forma, sembrava faticare, poi si è ripreso”. 

Un altro dei ragazzi che hanno passato palline e asciugamano a Jannik Sinner lo ha descritto come cordiale e mai sopra le righe, a differenza di alcuni suoi colleghi: Anche se Alcaraz è di solito molto gentile, in una partita si è arrabbiato perché non gli abbiamo passato velocemente le palline. Nonostante questo episodio, anche Carlos è carino nei modi, ci ringrazia spesso

Djokovic chat makes a ball boy's day | The Courier Mail

Ayrina Sabalenka è sempre molto nervosa quando è in campo, l’ho vista gridare e tirarsi la racchetta contro la gamba. Una volta si è lamentata perché voleva che le palline le venissero passate sempre da sinistra, mentre noi abbiamo l’indicazione di tenerne due per lato. Una ‘regola’ che i tennisti conoscono bene, e alla quale qualcuno fa attenzioneBotic Van de Zandschulp quando sceglieva le palline, quelle che scartava le passava due da un lato e due dall’altro. Ci voleva aiutare, perché in questo modo non dovevamo passarcele

Tra gli azzurri, Francesco Passaro è uno dei più gentili, come Jasmine Paolini. Lei è sempre molto concentrata in campo, ma nonostante questo sorride spesso verso di noi e ringraziaDiciamo che le donne sono più cordiali, il suo tennis impressiona, è molto forte. Diverso l’approccio di Musetti: Lorenzo sta molto sulle sue, parla molto tra sé e la maggior parte delle volte grida parolacceMatteo Berrettini visto da vicino è davvero enorme”. 

Le dichiarazioni dei raccattapalle confermano, se ce ne fosse bisogno, che anche i tennisti in fondo sono degli “esseri umani”. La maggior parte sono dei ragazzi che scendono in campo per la gioia di giocare e, perché no, con l’intento di vincere la partita. 

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