Jack Draper tra ambizione e rispetto: “Sinner e Alcaraz ci rendono tutti migliori”

Jack Draper elogia la rivalità tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, convinto che il loro livello stia migliorando l’intero circuito. Con Queen’s e Wimbledon all’orizzonte, l’ambizione del britannico è chiara.
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Il tennis britannico ritrova il suo protagonista

Jack Draper arriva sull’erba di Queen’s con il vento in poppa. Dopo aver raggiunto il miglior ranking della carriera (numero 4 del mondo) e reduce da una stagione di crescita continua, il britannico si prepara a essere protagonista nel torneo di casa e punta in alto anche a Wimbledon. Ma nonostante l’ambizione e il talento, Draper non dimentica di riconoscere la grandezza dei suoi rivali, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, e quanto stiano influenzando l’intero circuito.

Il rispetto per i rivali: “Ci costringono a migliorare”

In conferenza stampa pre-Queen’s, Draper ha elogiato apertamente i due fuoriclasse del momento: “Il nostro sport sta vivendo un periodo incredibile, soprattutto per la qualità e la profondità del talento. Direi che l’attuale top-100 è il migliore di sempre. La rivalità tra Alcaraz e Sinner ci renderà tutti migliori. Il livello che hanno mostrato nella finale del Roland Garros è qualcosa che ci spinge a dare di più.”

L’inglese, che ha un buon rapporto personale con entrambi, ha parlato con particolare affetto di Sinner, battuto da Alcaraz in una finale epica a Parigi. “Non gli ho scritto subito. Immagino quanto sia dura perdere una finale così. Ma quando lo vedrò, gli dirò quanto è stato impressionante e che deve essere orgoglioso. Quel titolo lo vincerà, ne sono certo.”

Due approcci diversi alla pausa tra le stagioni

Mentre Carlos Alcaraz ha approfittato della vittoria al Roland Garros per staccare la spina con una breve vacanza a Ibiza — dove ha raccontato di aver fatto “qualche shot” con gli amici — Draper ha scelto una strada molto diversa.

“Non sento il bisogno di andare a feste o altro. Preferisco tornare a casa, vedere la mia famiglia, staccare completamente per un paio di giorni. Quando lavoro, do tutto. Ma ogni tanto è bello anche rilassarsi senza pensare a nulla.” Il contrasto con Alcaraz è netto, ma Draper lo vive senza giudizio, anzi con l’ambizione di raggiungere lo stesso livello. “Non so ancora fin dove posso arrivare, ma voglio essere a quel livello. Guardare quella finale mi ha motivato ancora di più.”

Un’occasione importante sull’erba

L’obiettivo ora è chiaro: farsi valere sull’erba, superficie che lo ha visto crescere tennisticamente. A Queen’s è la seconda testa di serie e potrebbe ritrovare Alcaraz in finale, esattamente dodici mesi dopo averlo sconfitto al secondo turno. Il cammino di Draper inizierà contro l’americano Jenson Brooksby, ma il suo sguardo è già rivolto oltre, alla possibilità di lasciare il segno a Wimbledon.

Tra consapevolezza del proprio percorso, ammirazione per i rivali e una dedizione assoluta al lavoro, Jack Draper si sta ritagliando uno spazio importante nel tennis mondiale. La rivalità tra Sinner e Alcaraz non lo spaventa, anzi lo ispira: “Ci stanno alzando l’asticella. E questo, per il tennis, è solo un bene.”

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