Jack Draper, il volto nuovo del tennis britannico: “Giocare a casa è un sogno che si avvera”

Jack Draper conquista Londra con fiducia e maturità. Al Queen’s 2025 è il nuovo volto del tennis britannico: “Sto vivendo il sogno di bambino”.
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Il ritorno a casa, con fiducia e maturità

Jack Draper sta vivendo uno dei momenti più brillanti della sua giovane carriera. Dopo la convincente vittoria contro Jenson Brooksby al torneo ATP 500 del Queen’s Club, il tennista britannico non nasconde la soddisfazione di sentirsi finalmente pronto per affrontare le grandi sfide. A Londra, davanti al pubblico di casa, il suo tennis ha mostrato una solidità nuova, tanto da farlo diventare il punto di riferimento del movimento maschile inglese.

“Mi sento bene, fiducioso e rilassato”, ha dichiarato sorridendo in conferenza stampa. Draper non si è lasciato condizionare nemmeno dal caldo anomalo che ha colpito Londra – tanto da far stare male uno spettatore – mostrando una tenuta fisica e mentale ormai consolidata: “Negli Stati Uniti ho giocato con umidità altissima, qui era quasi piacevole in confronto”.

La consapevolezza del momento che sta vivendo è palpabile: “Sto cominciando a vivere ciò che ho sempre sognato da bambino”, ha detto in un’intervista, sottolineando come la pressione di giocare in casa sia qualcosa che, invece di temere, accoglie con entusiasmo.

L’onore di rappresentare il tennis britannico

Con il ritiro progressivo di Andy Murray e l’assenza di altri grandi nomi britannici, Jack Draper si trova al centro dell’attenzione mediatica come nuovo portabandiera del tennis maschile del Regno Unito. I paragoni con Henman e Murray sono inevitabili, ma lui non si lascia schiacciare dal confronto: “Non ho parlato molto con Andy, mentre con Tim Henman ho qualche contatto in più. Ognuno vive queste situazioni a modo proprio, ma sento il loro supporto”.

L’essere il giocatore britannico più in alto nel ranking non lo destabilizza: “So che tutti mi guardano, ma non mi concentro su quello. Il mio focus è su di me, sulla mia preparazione, sulle persone attorno a me. Tutto il resto è rumore di fondo”. Una lucidità rara per un giocatore della sua età, che trova ulteriore forza nel sentirsi a casa: “Dormire nel mio letto, vedere amici e famiglia… fa tutta la differenza del mondo”.

Un’estate tra ambizione e leggerezza

Il Queen’s 2025 rappresenta solo l’inizio di una stagione cruciale per Draper. L’obiettivo dichiarato è arrivare almeno in semifinale, per evitare di incrociare Sinner e Alcaraz troppo presto a Wimbledon. La pressione è alta, ma lui preferisce concentrarsi sul gioco: “C’è già abbastanza stress nella vita di un tennista. So di essere tra i favoriti, ma cerco di non pensarci troppo e di continuare a migliorare”.

Non manca anche un lato più leggero del suo percorso. Draper ha confermato che parteciperà al doppio misto agli US Open con Qinwen Zheng, una delle stelle emergenti del circuito WTA: “Volevamo fare qualcosa di divertente. È una grande giocatrice, vediamo come va”. E quando gli è stato chiesto perché non giocare con Emma Raducanu, ha risposto con ironia: “Una persona saggia mi ha detto che bisogna scegliere il partner migliore. Lei ha scelto Alcaraz, e non posso biasimarla”.

Lotta agli abusi online e forza interiore

Oltre al tennis, Draper si è mostrato molto sensibile su un tema importante come l’abuso online, facendo eco alle recenti dichiarazioni di Katie Boulter. “Ha ragione. È diventato troppo facile diffondere odio”, ha affermato, spiegando come lui stesso cerchi di stare lontano dai social per proteggere la propria salute mentale: “Chi scrive certe cose probabilmente sta sul divano della mamma, mangiando patatine in mutande”, ha detto con sarcasmo, ma il messaggio è serio: serve un intervento concreto per tutelare gli atleti.

Sguardo al futuro con i piedi per terra

Reduce da una caduta in allenamento che lo aveva costretto a fermarsi per alcuni giorni, Draper ha confermato di essere tornato in piena forma proprio in tempo per il Queen’s. “Mi sentivo benissimo in campo. Un vero sollievo”, ha ammesso.

Il suo percorso è solo all’inizio, ma già ora Jack Draper incarna una combinazione di talento, autocontrollo e determinazione che lo rendono una figura chiave nel panorama del tennis internazionale. “Da bambino sognavo di arrivare qui. Ora ci sono, e con questo livello arrivano anche le responsabilità”. Un sogno realizzato, ma vissuto con la maturità di chi sa che la vera partita è appena cominciata.

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