Road to Turin, le ATP Finals viste da vicino. Sesta puntata: metti una sera a cena con Nole sotto la Mole

Road To Turin racconta le tappe verso le ATP Finals viste con gli occhi di un torinese. Il sesto passo è dedicato all'arte culinaria e all'ospitalità

Ormai manca sempre meno, le ATP Finals sono dietro la porta dell’estate appena sbocciata. Eppure la caccia al biglietto è iniziata già a novembre scorso e ad oggi si contano già 60 mila biglietti venduti, a dispetto della pandemia. Una caccia al biglietto che ha indotto il Comune a dare un stop temporaneo alla vendita, in attesa che all’orizzonte si delineino in maniera più chiara le direttive sanitarie sulla quantità di pubblico ammessa.

Come ha spiegato la sindaca Chiara Appendino, ogni scenario è possibile: «Siamo ottimisti rispetto al fatto che potrà esserci del pubblico, ma lavoriamo insieme alla Fit per affrontare tutte le variabili. Il pubblico ci sta credendo e noi stiamo vendendo i biglietti e preparando tutto affinché Torino possa fare il giro del mondo».

Secondo stime di Federalberghi sono già oltre 2 mila camere prenotate in vista dell’evento di novembre e in media i visitatori si tratterranno a Torino per circa dieci giorni. Sicuramente si tratterranno per parecchi giorni anche i migliori otto giocatori e tra questi un posto assicurato è quello del n°1 al mondo Novak Djokovic, già trionfatore dei primi due Slam dell’anno (Australian Open e Roland Garros) con in vista il Grande Slam.

E tra i segreti del suo successo, come da lui stesso dichiarato, c’è anche il suo regime alimentare plant based, ovvero di tipo vegetale. “Sono cresciuto seguendo una dieta completamente opposta, mangiavo carne tre volte al giorno. Ma sono cambiato e sono molto felice di averlo fatto”, aveva raccontato Nole “Mangiare vegetale mi rende più consapevole del mio corpo in campo”.

E allora, caro Nole, provo a farti cambiare idea, almeno per un giorno, perchè non so se lo sai ma a Torino si mangia da re: e tu non sei per caso il re del tennis? Fritto misto alla piemontese, tomini e acciughe al verde, agnolotti al sugo d’arrosto, la battuta al coltello, il bonet, il gran bollito misto e la tipica bagna cauda (una salsa a base di aglio, olio d’oliva e acciughe nella quale si intingono svariate verdure tipiche): magari non in una cena sola, ma che te ne pare?

Se mi dici di si, prenoto in una delle tante trattorie tipiche o, se preferisci, in un ristorante “stellato” come “La Credenza” di San Maurizio Canavese o il “Dolce Stil Novo” all’interno della Reggia di Venaria.
E non dirmi che sei anche astemio? Non dirmi che per festeggiare uno Slam pasteggi con acqua e bibite gassate? Ecco, nel caso vincessi anche le ATP Finals qui a Torino, non puoi perderti una degustazione dei famosi vini piemontesi, come il Barolo e il Barbaresco, il Ruchè o il Nebbiolo.

E la ciliegina sulla torta non la mettiamo? Un piccolo strappo alla regola per una visita guidata nella nostra arte della pasticceria e del cioccolato: che male può fare un gianduiotto per la tua linea o per il tuo rovescio? Magari non ti faremo cambiare idea, resterai fedela alla tua dieta. E come darti torto, visti i risultati. Però forse due kg in più potresti trovarli al tuo rientro a casa. Ne sarà valsa la pena, vero?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Detected!!!

We have detected that you are using extensions to block ads. Please support us by disabling these ads blocker.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO