Roger Federer: “Era un incontro difficile, sono molto contento. I miei errori mi hanno reso un tennista migliore”

Con la vittoria su Grigor Dimitrov, Roger Federer ha raggiunto un altro, incredibile traguardo: le 300 vittorie nei tornei dello Slam. Ecco le dichiarazioni dell'elvetico al termine dell'incontro.

Nuovo, incredibile record negli Slam per Roger Federer. Lo svizzero continua la sua marcia agli Australian Open 2016, e quest’oggi, grazie alla vittoria in quattro set ai danni di Grigor Dimitrov, ha inanellato l’ennesimo record della sua carriera: le 300 vittorie nei Major. Dopo l’incontro, Roger ha rilasciato, come sempre, le sue dichiarazioni alla stampa, toccando vari argomenti, dai miglioramenti che deve fare nei prossimi incontri, a Grigor Dimitrov, passando ai consigli che darebbe alle nuove leve e al suo passato.

300 vittorie negli Slam, cosa significano per te, prima di arrivare al prossimo turno?

“Non so, è davvero eccitante. Come quando ho raggiunto le 1000 l’anno scorso, è un grande traguardo per me. Non è una cosa a cui abbia mai puntato o abbia dato troppa importanza, ma quando accade è davvero speciale. Sono molto felice”.

 

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Riguardo il match di oggi, forse è stato abbastanza semplice, dopo il secondo set.

“Si, ho fatto proprio quello che volevo, ovvero reagire rapidamente dopo aver perso il secondo set, in cui ho faticato un po’. Poi però ho ritrovato il ritmo, e sono stato  bravo a riprendere la partita. Era molto importante riuscirci. Le condizioni erano molto diverse rispetto a quelle del match contro Dolgopolov, la sessione serale è differente. Devo ancora un po’ adattarmi alle condizioni. Comunque è stato un turno difficile, quindi sono soddisfatto”.

Hai convertito 1 palla break su 9. E’ qualcosa su cui lavorerai nei prossimi incontri?

“Certamente sarebbe meglio convertire ogni palla break, quando si ha l’opportunità. A volte l’altro ti fa ace, altre invece più semplicemente qualcosa va storto. Ma alla fine sono contento di essere riuscito a procurarmi tutte quelle chance, mettendo così pressione al mio avversario”.

C’è un video in rete in cui tu e Dimitrov, prima dell’inizio del vostro match, guardate la partita della Sharapova. Quando stai per entrare in campo, parli spesso con i tuoi rivali?

Se siamo nello stesso spazio, può capitare. In realtà non sapevo che Grigor fosse lì. Visto che ci conosciamo abbastanza bene, eravamo entrambi agitati prima di iniziare. Eravamo preparati. Di solito non si guarda tanto al proprio avversario, ma con Grigor è diverso, così come con altri. Ci sono molti ragazzi con cui vorrei scambiare due parole prima del match.

Oggi era uno di quei casi. Comunque, non siamo arrivati ancora ad un livello di formalità così alto da non poterci neanche parlare prima di affrontarci, e spero che non ci arriveremo mai.

Federer australia

Hai seguito Dimitrov durante la sua carriera. Credi che in questo momento stia giocando bene. E invece hai qualche idea sul perché sia calato lo scorso anno?

“Si, credo che la scorsa stagione sia stata un periodo di calo per lui. Credo e spero che quest’anno vada meglio per lui, e penso anche che la off-season e i primi tornei del 2016 siano stati molto importanti per lui. Ora gioca meglio da fondo campo, è migliorato e i suoi colpi viaggiano molto. Deve solo pensare positivo, e le cose miglioreranno. Perché l’anno scorso ha fatto male? Forse il cambio di racchetta non è stato una buona idea, è sempre difficile da fare. Poi ovviamente c’è stato il cambio di coach, e credo che abbia perso un po’ di fiducia. Questo capita quando ti trovi tra la decima e la ventesima posizione nel ranking,  ti capitano tabelloni difficili, già dai primi turni affronti i big e non vinci più quelle partite che ti aggiudicavi quando eri dentro la top 10.

Nel 2015 sei stato tra i più ricercati dagli sponsor, con LeBron James e Tiger Wood. Sei stato a lungo numero 2, senza vincere uno Slam. Cosa diresti a quelli che sognano di avere una carriera come la tua?

E’sicuramente importante e bello avere un’immagine positiva fuori dal campo, ma alla fine della giornata siamo tennisti. Penso quindi che tu possa scegliere come gestirti dentro e fuori dal campo. Credo sia sempre importante rimanere fedeli a se stessi, essere se stessi, non cambiare quando te lo dice la stampa, il torneo o uno sponsor. Resti integro finché rispetti il gioco, e questo è cruciale.

 

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Tempo fa Pete Sampras ha scritto un meraviglioso articolo in cui parla a sé stesso da giovane. Se potessi, cosa diresti al giovane Roger Federer che stava esplodendo nel circuito?

“Bisogna sempre lavorare duramente, soprattutto ora che ci sono più professionisti che mai. Il talento da solo non ti porta lontano. Bisogna essere pazienti, non puoi aspettarti di vincere Slam a 17, 18 o 19 anni. Ho fatto molti errori. Magari avrei voluto essere più disciplinato da giovane durante gli allenamenti. Ma grazie a quegli errori sono diventato quello che sono adesso. Ho avuto il supporto di coach e team fantastici, della mia famiglia, sono davvero un privilegiato ad aver avuto questa esperienza. Credo proprio che se potessi ricominciare, rifarei tutto come ho fatto, solo con qualche piccolo aggiustamento.

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