Sinner batte O’Connell e vola ai quarti a Miami, eliminato Arnaldi

Sfuma il derby italiano ai quarti di finale del Miami Open: Sinner, dopo aver superato in due set O’Connell, sfiderà per un posto in semifinale Machac, che si è imposto contro Arnaldi

Anche a Miami è proseguito il periodo di assoluto splendore del tennis italiano, che per la prima volta ha potuto vantare tre propri esponenti agli ottavi in un Masters 1000 sul cemento. Matteo Arnaldi ha aperto il programma sul Grandstand, affrontando Tomas Machac, numero 60 del ranking che aveva precedentemente estromesso dal torneo Rublev e Murray. Escludendo il secondo game durato dieci minuti, in cui il tennista ligure ha provato a guadagnarsi delle possibilità in risposta, il ceco classe 2000 non ha riscontrato problemi in battuta, ottenendo sul 2-2 il break e togliendo nel nono game nuovamente il servizio all’azzurro. Nelle fasi finali del parziale Arnaldi è parso titubante nell’esecuzione dei colpi e in alcune scelte che avrebbero potuto indirizzare gli scambi in suo favore.

La svolta nel secondo set è avvenuta nel sesto game, in cui errori evitabili e un impervio serve and volley dell’italiano hanno causato il break risultato determinante per Machac, che dopo un’ora e venti minuti ha ultimato il match con un doppio 6-3, approdando per la prima volta ai quarti di finale di un Masters 1000. La sconfitta di Arnaldi, che ha commesso ventisei gratuiti nell’arco dell’incontro, non deve alterare il giudizio indubbiamente positivo sul percorso intrapreso, certificato dal nuovo best ranking che dovrebbe portarlo dalla prossima settimana alla trentacinquesima posizione.

(Photo by Frey/TPN/Getty Images)

Il terzo match sul Grandstand ha avuto come protagonista Jannik Sinner, opposto a Christopher O’Connell, numero 66 del ranking giunto agli ottavi senza perdere un set e vincitore dell’unico precedente disputato nel 2021 ad Atlanta. Il finalista dello scorso anno è stato sottoposto a un avvio complicato: non è stata infatti sufficiente la rimonta da 0-40 nel game d’apertura per evitare il break, coinciso con un doppio fallo. Una volta consolidato il vantaggio sul 2-0, l’australiano ha dovuto annullare una palla break sia nel quarto sia nel sesto game. Si è dimostrato inoltre molto incisivo mediante il rovescio in back e il dritto a differenza di Sinner, carente con quest’ultimo colpo fino al 4-2, momento in cui è cambiato radicalmente l’andamento del match.

Grazie a un perentorio cambio di passo, il numero tre del mondo ha prima ristabilito la parità sul 4-4, suggellata da un magnifico passante di rovescio incrociato, e poi completato la rimonta sul 6-4. La striscia vincente non è terminata con la conquista del primo set, poiché si è prolungata fino al 3-0 con una breve interruzione a causa di un malore tra gli spettatori. Decisamente più disinvolto e dominante da fondocampo, Jannik ha ceduto solo due punti al servizio nel parziale che si è aggiudicato 6-3, qualificandosi per il quarto anno consecutivo tra i migliori otto del secondo Masters 1000 stagionale.

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