Parigi si sta trasformando sempre più nel teatro delle meraviglie per Jannik Sinner. Con la netta vittoria su Andrey Rublev agli ottavi di finale del Roland Garros, l’azzurro ha confermato il suo stato di grazia. Un 6-1 6-3 6-4 che non lascia spazio a interpretazioni: il numero uno del mondo è tornato, e lo ha fatto con una prestazione da dominatore. A riconoscerlo è anche chi il Roland Garros lo ha vinto tre volte, come Mats Wilander, che di fronte all’esplosione di talento del ventitreenne altoatesino non riesce più a contenere l’entusiasmo.
“Non ho mai visto nulla del genere”
Wilander, oggi volto fisso di Eurosport e profondo conoscitore del tennis moderno, non ha usato mezzi termini per descrivere l’attuale livello di gioco di Sinner: “Posso dire che sono senza parole? È incredibile. Letteralmente, non aspetta che la palla arrivi da qualche parte. Vuole prenderla il prima possibile da entrambi i lati, soprattutto con il rovescio. Non ho mai visto nessuno essere così aggressivo dalla linea di fondo”. Un’ammirazione che non nasce oggi: lo svedese era già stato uno dei pochi a difenderlo nei mesi delicati post-Australian Open, seguiti dallo stop e dalle polemiche per il caso doping.
Secondo Wilander, Sinner ha saputo gestire alla perfezione il periodo di pausa: “So che non giocare lo stava uccidendo, ma forse era proprio quello che gli serviva. Dopo l’Australia gli serviva staccare. Magari avrebbe potuto giocare altri due o tre tornei, ma così è stato perfetto. È tornato a Roma, ha fatto finale, e ora è in una forma eccezionale”.
Esattamente un anno fa, il 4 giugno 2024, Jannik Sinner scopriva di essere diventato il nuovo numero 1 del mondo 🥹🥹🥹#Tennis #RolandGarros #Sinner pic.twitter.com/Dmksxcrvr5
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) June 4, 2025
Quello che più impressiona l’ex campione svedese è il modo in cui Sinner riesce a imporre il suo tennis aggressivo anche sulla terra rossa, superficie notoriamente più lenta e tattica. “Jannik gioca come se fosse sul cemento – ha spiegato –. Cerca sempre di abbreviare lo scambio, di imporre il proprio ritmo. Pressione continua, scelte precise, anticipa ogni colpo. È un gioco moderno, spettacolare, e funziona anche qui”.
Una tendenza che, secondo Wilander, lo rende unico nel suo genere: “Giocatori come McEnroe o Edberg erano aggressivi a rete, ma da fondo campo non ho mai visto nessuno così. E ora vuole anche andare avanti, cosa che adoro”.
Federer, Nadal… e Sinner
In un gioco di immaginazione tanto affascinante quanto simbolico, Wilander si è spinto a ipotizzare come potrebbero affrontarlo oggi due leggende come Roger Federer e Rafael Nadal: “Roger taglierebbe, abbasserebbe la palla, poi magari ne tirerebbe una alta. Rafa proverebbe a logorarlo. Ma Jannik ora è incredibile. Si muove come Spiderman. È pazzesco quanto sia atletico”. E non è solo un modo di dire: la sua velocità e la capacità di coprire il campo stanno impressionando tutti.
Dietro a questo Sinner, però, c’è anche un grande lavoro di squadra. Wilander ha sottolineato il ruolo chiave di Simone Vagnozzi e Darren Cahill: “Il team ha fatto un lavoro fantastico. Ha migliorato il servizio, risponde con grande efficacia, colpisce sempre prestissimo. Il merito va anche a loro”.
Un duello da leggenda con Alcaraz
Con Carlos Alcaraz ancora in corsa e altrettanto dominante, Parigi potrebbe assistere a una semifinale o una finale tra i due enfant prodige del tennis contemporaneo. “Alcaraz è aggressivo in modo diverso – ha spiegato Wilander –. Per batterlo devi saper cambiare ritmo nel momento giusto, quando hai il controllo dello scambio. Con Jannik, invece, è difficile persino prenderlo in contropiede”.
Per ora, Sinner affronterà Alexander Bublik nei quarti, con l’obiettivo di tornare in semifinale come nel 2024, quando si arrese a Carlos Alcaraz. Ma quest’anno, il Sinner visto in campo sembra un altro. Più maturo, più completo, più affamato.
E se a dirlo è Mats Wilander, uno che nella sua carriera ha affrontato i più grandi di sempre, allora vale la pena crederci.