Sinner: “La cosa più importante è portare la gente a giocare a tennis”. E chiude la questione Sanremo (perdonali, Jannik)

Il fresco campione dell'Australian Open in conferenza stampa a Roma: "Quando ci sarà Sanremo sarò già ad allenarmi, farò il tifo da casa. Se sei umile il successo non ti cambia. Obiettivo dell'anno fare meglio negli Slam rispetto all'anno scorso, intanto il primo meglio di così non poteva andare. Quando ho i problemi più grandi vado da Alex Vittur."

Tornato in Italia con il trofeo dell’Australian Open tra le braccia, reduce dal suo primo titolo in un torneo dello Slam, Jannik Sinner si è oggi concesso in una conferenza stampa nella sede della Federazione Italiana Tennis e Padel, accompagnato dal Presidente della FITP Angelo Binaghi. La questione extra-tennis che interessava maggiormente riguardava la presenza o meno del numero 4 del mondo sul palco del Festival di Sanremo, che inizia martedì 6 Febbraio. Amadeus aveva infatti invitato pubblicamente Sinner, mentre Binaghi aveva espresso la speranza che il tennista altoatesino declinasse l’invito, e che non si presentasse a Sanremo (per “preservarlo”), mettendolo in una situazione non comoda. Ebbene Jannik ha sciolto i dubbi ed ha dichiarato che non andrà: “Farò il tifo da casa. Ora starò qua (a Roma) un altro paio di giorni, poi tornerò ad allenarmi, quindi quando ci sarà Sanremo sarò già ad allenarmi“.

Foto Giampiero Sposito

“Sono lo stesso di due settimane fa, se sei umile il successo non ti cambia“, ha affermato Sinner, che pensa già al resto della stagione: “L’obiettivo dell’anno è fare meglio negli Slam rispetto all’anno scorso. Intanto il primo meglio di così non poteva andare. Mi piace la pressione, mi piace questa posizione. Ho scritto ieri al mio team che ci dobbiamo preparare, dobbiamo lavorare”. Una risposta poi anche riguardo le Olimpiadi di Parigi, alle quali quest’estate Jannik parteciperà per la prima volta: “Sarà uno dei momenti più importanti dell’anno, sono contento di vivere quel momento e conoscere gli altri atleti, e magari prendere da loro spunti che mi possano aiutare”. Un discorso anche sulla popolarità che ha avuto grazie ai suoi successi: “La cosa più importante è portare la gente a giocare a tennis. Quel passo è il più importante, è uno sport al quale si può giocare ad ogni età”. Sulla scelta, fatta quand’era ragazzino, del tennis invece dello sci: “Nello sci se fai un errore perdi. Il tennis mi ha fatto crescere velocemente come persona. Devi andar via di casa, cucinare, devi star dietro a tutto. E’ stata la scelta giusta”.

Credit: https://ausopen.com/

Sul suo team, e sui suoi due coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, Sinner ha dichiarato: “Cahill si occupa più della gestione, Simone degli aspetti tecnico-tattici, sono una gran combinazione. Il team non dev’essere per forza il migliore possibile, ma devono essere delle belle persone“. Sul rapporto di lunga data con il suo manager Alex Vittur: “Vado da lui quando ho i problemi più grandi. E’ la persona che mi capisce di più, mi conosce da quando ho 13 anni.” Delle belle parole anche per Matteo Berrettini: “Mi ha scritto un bellissimo messaggio dopo la partita. Se gli servisse aiuto lo farei perché ci tengo a lui”. Sul suo rapporto con i social: “Non mi piacciono perché non sono la verità. Consiglio ai ragazzi di stare attenti. Posso pubblicare una foto in cui sono felice ma in realtà sono a casa che sto piangendo. Io rimango lontano, e sto vivendo bene così.”

Cameron Spencer/Getty Images
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