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Un nuovo inizio per il talento greco
Stefanos Tsitsipas è a un bivio decisivo della sua carriera. Dopo una stagione disastrosa e due anni di risultati altalenanti, l’ex numero 3 del mondo — oggi scivolato fino alla 26ª posizione — ha deciso di cambiare rotta e affidarsi a una figura di grande esperienza: Goran Ivanisevic. L’ex coach di Novak Djokovic, già artefice di ben nove titoli Slam insieme al serbo, ha accettato la sfida di rilanciare il talento greco in caduta libera.
La sconfitta al secondo turno del Roland Garros contro Matteo Gigante, tennista fuori dai radar dei grandi, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tsitsipas ha capito che non poteva più procrastinare e ha anticipato l’inizio della collaborazione con il croato. “È un uomo molto onesto, ed è proprio quello di cui avevo bisogno in un allenatore: onestà e trasparenza”, ha spiegato il 26enne, apparso determinato a lasciarsi alle spalle mesi di disorientamento tecnico e mentale.
Ivanisevic: “Serve tempo, non magia”
Ivanisevic è noto per il suo approccio diretto e pragmatico, e ha fin da subito chiarito che non esistono formule magiche: “Non sono Harry Potter, non posso cambiare tutto con una bacchetta magica da un giorno all’altro”, ha affermato sorridendo. Eppure, nonostante il tono ironico, il messaggio è serio: Tsitsipas ha bisogno di tempo, lavoro e fiducia per tornare ai livelli che gli competono.
L’ex campione di Wimbledon ha sottolineato come la priorità iniziale sia stata trovare una nuova racchetta, rivelando che “ne ha provate dodici prima di scegliere con quale giocare”. Un gesto simbolico ma anche tecnico, che testimonia la volontà del greco di rimettere ordine nel suo gioco partendo dalle basi.
Un progetto a lungo termine
Il nuovo percorso con Ivanisevic non è pensato come una soluzione immediata. Si tratta piuttosto di una ricostruzione profonda, che mira a ristabilire equilibrio emotivo, lucidità mentale e coerenza tattica. Il croato ha riconosciuto che “Tsitsipas non è nel suo miglior stato tennistico e fisico”, ma ha anche ribadito la sua fiducia nelle potenzialità del greco: “È un giocatore che dovrebbe essere stabilmente tra i primi cinque al mondo”.
Dal canto suo, Tsitsipas ha ammesso con sincerità di non aver lavorato con sufficiente impegno negli ultimi mesi e di dover fare autocritica: “Negli ultimi due anni non ho giocato bene, e non si tratta solo delle persone che mi circondano. Devo lavorare su me stesso”. Dopo la rottura con il padre Apostolos come allenatore, avvenuta lo scorso agosto, Stefanos ha vissuto un periodo di transizione senza una guida tecnica fissa. Ora sembra deciso a voltare pagina.
Wimbledon nel mirino
L’obiettivo immediato della nuova coppia è preparare al meglio la stagione su erba, con Wimbledon come primo vero banco di prova. I prossimi tornei diranno se il cambio di rotta sarà efficace, ma una cosa è certa: Tsitsipas ha scelto di affidarsi a un allenatore che non promette miracoli, ma lavoro, disciplina e trasparenza.
Come ha sintetizzato lo stesso Ivanisevic: “Se ci sarà cooperazione e voglia di lavorare, i risultati arriveranno — con me o senza di me. Tsitsipas è troppo talentuoso per giocare come sta giocando ora”. Una sfida non semplice, ma che potrebbe rappresentare il primo passo verso la rinascita di uno dei giocatori più promettenti degli ultimi anni.
