Sempre più spesso leggiamo di scandali legati al mondo del betting sportivo, con giocatori che truccano incontri, una piaga che continua ad allargarsi nonostante i tentativi della Tennis Integrity Unit di combattere questo male sportivo.
Tommy Robredo, intervistato dal “La Vanguardia” si oppone al mondo del bet tanto da sperare di vederlo sparire dal tennis.
“Il 99.9% di noi tennisti è contro il betting, non posso dire il 100% perché sarei in fallo visto che qualcuno è stato condannato. Ogni incontro che perdo ricevo messaggi di insulti diretti a me, alla mia famiglia, minacce di spezzarmi le gambe, sarebbe meglio che il betting venisse eliminato dal tennis.”
Tommy Robredo ora frequenta stabilmente il circuito Challenger, e sa che la sua carriera gli potrà concedere ancora qualche anno di attività.
“Mi son fatto al gomito tempo fa, e da lì le cose son state difficili, attraversi un brutto anno e mentalmente non è più uguale a prima. Son ancora entusiasta di fare questo mestiere e dar il massimo possibile, so che non ho ancora molti anni di carriera ma cerco di dar sempre il meglio cercando il mio livello più alto , anche se la classifica ti complica la vita. E’ dura mentalmente quando non riesci ad esprimerti al top ma ci provo comunque.”
Recentemente lo spagnolo ha disputato il Challenger di Murcia sconfitto al terzo set da Rudolf Molleker quando ha ceduto fisicamente dopo aver recuperato un set di svantaggio.
0 comments
basterebbe limitarlo al solo atp…
Enrico Carrossino però è nel circuito minore il grosso del giro
Chiamarsi Fogna eh appunto
É piu facile che il betting elimina lui