Toni Nadal, zio ed ex coach dell’attuale numero uno del mondo, in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo Master Futuro Nacional MAPFRE, evento che il prossimo dicembre coinvolgerà i migliori giocatori spagnoli under 23 del circuito Atp e Wta, ha parlato del caso Verdasco occorso durante il torneo di Shenzhen e ha espresso curiosità e ottimismo in merito al nuovo formato della Coppa Davis.
Il 57enne di Manacor ha sottolineato la necessità di modificare una competizione diventata ormai poco appetibile ai migliori giocatori: “La Coppa Davis si era trasformata in un evento privo di appeal che gradualmente ha visto allontanarsi giocatori come Federer, Djokovic, Wawrinka e lo stesso Rafael. Una competizione di tale portata storica perde di fascino quando i migliori del mondo non la giocano, quello che stava accadendo nelle ultime edizioni lasciava presagire un inevitabile cambiamento. Devo ammettere però che il precedente format mi piaceva, mio nipote ha giocato diverse finali, ma se per ragioni diverse i big tendono a snobbarla è necessario che siano apportate modifiche, come è avvenuto.
Toni Nadal, ora responsabile della Rafa Nadal Academy di Manacor, ha toccato anche il tema Verdasco, che ha visto protagonista di un alterco proprio il tennista spagnolo con un raccattapalle nel corso della semifinale persa al torneo di Shenzhen: “Fernando è un bravo ragazzo, lo conosco da tempo e probabilmente quel gesto è stato frutto dell’eccessivo stress. L’Atp dovrebbe concedere qualche secondo in più in relazione alla regola dell’asciugamano. I giocatori sono sempre costretti alla fretta e spesso il tempo a disposizione tra un punto e l’altro non è sufficiente“.