A Sofia prevale la forza di Petkovic, nulla da fare per Pennetta in finale

Come spiegato egregiamente da Woody Allen nel film “Match point”, “a volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre. O tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde”. E la stessa cosa è accaduta oggi a Flavia Pennetta contro la tedesca Andrea Petkovic  nella finale del Tournament of Champions. Un nastro, questa volta maledetto, ha impedito alla volée di Flavia di chiudere il punto quando erano sul 3-3 nel terzo set e 40-40 con l’italiana al servizio. Un punto tremendamente decisivo che ha tagliato le gambe alla brindisina e che letteralmente l’ha messa in ginocchio. Ma iniziamo con ordine.

Sul campo di Sofia va in scena il solito refrain visto in tutte le partite di Flavia Pennetta del torneo. Vale a dire un primo game infinito e lottassimo, durato 8 minuti, che ha visto l’azzurra prevalere strappando il servizio a Petkovic. Un break confermato nel gioco successivo. Ma non solo. Flavia è scesa in campo più determinata che mai e contro una Petkovic troppo fallosa mette il turbo e allunga ancora con il secondo break: 3-0 e set compromesso per la tedesca.

Il primo game conquistato da Petkovic arriva dopo ben 28 minuti, annulla un altro break point all’italiana e accorcia portandosi sull’1-4. A questo punto la tedesca diventa più solida e meno fallosa e cerca di reagire per recuperare il gap. Su servizio di Flavia si alza fino al 15-30 ma l’azzurra non si scompone e grazie a un rovescio in gran forma oggi tiene a bada la tedesca e chiude il game del 5-1 con un gran passante in cross incrociato. Petkovic subisce il colpo e la sua reazione rimane strozzata. Nel game in cui serve per restare nel set, infatti, non regge contro la continuità di Flavia che chiude il parziale in 36 minuti per 6-1.

Ma il tennis è uno sport strano e imprevedibile. E proprio per questo affascinante. Succede infatti che nel primo game del secondo set Flavia non sembra più padrona del match, complice il tennis della tedesca che sale nettamente di livello. E infatti l’italiana perde il servizio, concedendo il primo break all’avversaria. Ma nel gioco successivo ha subito l’occasione per ottenere il controbreak. La tedesca però non si lascia sorprendere e tiene botta. Alla fine mantiene il servizio grazie a un diritto buttato malamente a rete da Flavia: 2-0 Petkovic.

La teutonica si sveglia. In ritardo ma si sveglia. E il secondo set lo domina lei in lungo e in largo. Le sue accelerazioni sono devastanti e le variazioni di gioco di Pennetta, che tanto avevano messo in difficoltà Petkovic nel primo set, sembrano ora inefficaci. E le difficoltà portano la brindisina a chiamare il coaching dopo il quinto gioco, in cui aveva sprecato un’altra palla del controbreak. Navarro scende in campo e le dà consiglio per cercare di recuperare lo svantaggio. Ma l’aiuto dell’allenatore non sortisce alcun effetto. Pennetta perde a zero il successivo game alla risposta, arrivando poi a servire per rimanere nel set sul 3-5. Porta a casa il game con grande fatica pur non concedendo palle set alla tedesca. Ma è solo questione di tempo. Al servizio Petkovic non concede più nulla e alla prima palla set si aggiudica il secondo parziale impattando sull’1-1 dopo tre quarti d’ora.

Flavia
Ora si mette molto male per l’italiana. La stanchezza si fa sentire per entrambe. Ma la tedesca sembra avere più energie, mentre Flavia è un po’ sulle gambe. Va al servizio Pennetta che mette in campo tutte le sue risorse per portare a casa l’1-0. Si trova infatti sotto per 15-40 e il break è nell’aria. Tuttavia reagisce alla grande e, pur sbagliando un facile smash mandato in corridoio su vantaggio interno, conquista un game importantissimo. Una resistenza e una tenacia che paga. Nel game successivo infatti la brindisina sorprende Petkovic e sale fino allo 0-40. Andrea si disunisce e pur annullando la prima delle tre palle break, non fa lo stesso sulla seconda. Si costruisce bene lo scambio ma compromette tutto con un errore grossolano. Break Pennetta che sale quindi sul 2-0.

Ma la partita si è messa in equilibrio e diventa col passare del tempo una vera e propria battaglia. La tedesca dà una grande dimostrazione di forza e con prepotenza conquista subito il controbreak senza concedere punti all’azzurra. Nel quarto game Pennetta ha un’altra occasione per riallungare ma non riesce a sfruttarla. Si torna in parità sul 2-2.

Flavia però comincia a sentire gli acciacchi accusati nei giorni precedenti. Chiama il fisioterapista per un fastidio alla coscia sinistra, anche se poi non riceve alcuna cura. E si arriva al punto fatidico che forse decide la partita. Siamo 3-3, servizio Pennetta. E’ l’ennesimo game combattuto che va ai vantaggi. Flavia costruisce il punto alla grande mandando da una parte all’altra la tedesca. Tuttavia Petkovic cerca un passante disperato con Flavia che deve solo spingere la pallina oltre la rete. Forse la troppa sicurezza, forse la troppa sufficienza o forse, più semplicemente, la troppa stanchezza, fatto sta che l’azzurra manda sul nastro la pallina, che si impenna prima di ricadere al di qua della rete. Per Pennetta è la mazzata finale. Non si riprenderà più. Petkovic non si lascia sfuggire l’occasione e strappa il break decisivo. L’italiana resiste per alcuni minuti ma la partita è ormai compromessa. Sul 5-3 serve per restare in partita ma si trova sotto 30-40 e alla prima palla match per la tedesca compie un doppio fallo. Dopo oltre due ore di gioco, la festa è tutta teutonica.

FINALE: Petkovic b. Pennetta 1-6 6-4 6-3

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