Carla Suarez Navarro: “Wimbledon mi ha fatto un regalo grandissimo”

Carla Suarez Navvarro dice addio a Wimbledon e non poteva esserci scenario migliore

Carla Suarez Navarro ha detto addio a Wimbledon. La sfida con la numero uno del mondo Ashleigh Barty, chiusa in tre set a favore dell’australiana, ha posto fine all’ultima avventura della spagnola sull’erba londinese. Si chiude tra gli applausi del pubblico, della sua avversaria e le lacrime della mamma in tribuna – pronta con il suo smartphone a filmare e fotografare tutti – l’ultimo atto della carriera della tennista iberica a Londra.

Ogni giudizio sul gioco è superfluo ma la certezza resta il rovescio a una mano della 32enne che tanto è mancato nel circuito femminile. Quello è rimasto lo stesso e lo si rivedrà ancora almeno in altre due occasioni, le Olimpiadi di Tokyo e gli US Open. Poi l’addio sarà definitivo. Nessun ripensamento per Carla Suarez Navarro che in conferenza stampa post partita conferma la sua decisione.

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Grande lucidità anche davanti ai microfoni per la 32enne di Las Palma che analizza partita e carriera che cerca di trattenere le lacrime anche se, proprio dopo un paio di domande sulla sua mamma, sul ruolo che ha avuto durante il percorso, l’emozione la tradisce. Sono stati mesi difficili per lei e per tutti gli appassionati che aspettavano aggiornamenti sulle sue condizioni. La diagnosi scioccante, la lunga terapia, la vittoria della battaglia più importante. Il ritorno in campo, per qualche scambio prima e in vere e proprie sessioni di allenamento poi hanno fatto tirare un grande sospiro di sollievo.

La partecipazione al Roland Garros ha fatto poi riuscire il sorriso. Lo Slam inglese le ha riservato un “arrivederci” speciale, sul centrale. Uno strappo alle rigide regole, andando anche contro la tradizione. Ma a volte, qualche eccezione è doveroso farla. “Wimbledon mi ha fatto un regalo grandissimo” ha dichiarato e, Carla Suarez Navarro se lo meritava.

Gestire la pressione ma soprattutto i sentimenti resta la cosa già difficile di questo sport ma anche ciò che lo rende così speciale. E quindi, appuntamento a Tokyo con nuove emozioni.

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